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Pensione d’invalidità civile, perché potresti perderla nel 2022

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Francesca Staropoli

In arrivo un cambiamento dell’iter tramite cui si attribuisce la pensione d’invalidità.

Ecco come cambiano i controlli per la pensione d’invalidità civile nel 2022

La pensione d’invalidità civile ha delle novità. Per ottenerla o per mantenerla, fino ad ora la regola prevedeva che l’INPS effettuasse obbligatoriamente una visita periodica al fine di valutare la permanenza delle condizioni patologiche indicate nel verbale.

Adesso c’è un nuovo iter, pensato per accelerare il procedimento e renderlo meno laborioso per i soggetti interessati. Anche in questo caso, come in molti altri che stanno riguardando la pubblica amministrazione, si tratta di un rinnovamento dovuto alla tecnologia. In pratica, con questa nuova procedura, non sarà più necessaria una visita diretta, bensì sarà sufficiente inviare la documentazione necessaria online. Solo nel caso in cui tale documentazione risultasse incompleta o non esaustiva, l’INPS agirebbe come gli era consueto finora, cioè effettuando l’accertamento in presenza.

E proprio il sito dell’Istituto spiega che “gli interessati potranno allegare la propria documentazione sanitaria tramite il servizio online Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità Civile per una valutazione sugli atti, seguendo le indicazioni del video tutorial o del tutorial consultabile anche dalla pagina “Accertamento sanitario”. Se la documentazione non è ritenuta sufficiente, l’Istituto fisserà un appuntamento per una visita diretta”.

Pensione d’invalidità: le nuove regole

Il nuovo iter per verificare le condizioni di rinnovo o di primo ottenimento della pensione di invalidità civile non sarà avviato automaticamente, ma si attiverà quando, quattro mesi prima della data prevista per la visita di revisione, le procedure informatiche estraggono dagli archivi le posizioni interessate. A quel punto il cittadino riceverà una lettera, con posta prioritaria, contenente l’invito ad allegare la propria documentazione sanitaria tramite il servizio online “Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità Civile”.

Qualora l’interessato intenda avvalersi della valutazione sugli atti, tale modalità accertativa sarà utilizzata per la definizione delle domande/posizioni in attesa di valutazione sanitaria. La legge, infatti, introduce la possibilità per le commissioni mediche preposte all’accertamento delle minorazioni civili e dell’handicap di redigere verbali, sia di prima istanza che di revisione, anche solo valutando gli atti, quando la documentazione sanitaria permetta di produrre una valutazione obiettiva.

Cose deve fare il cittadino

Il cittadino che si avvale di questa modalità deve inviare la documentazione sanitaria entro 40 giorni da quando la lettera è stata spedita presso il suo recapito. Se la documentazione fornita è sufficiente, il processo di revisione si completa con la valutazione sugli atti.

Se la documentazione è insufficiente per produrre una valutazione sugli atti o se non viene fornita documentazione medica integrativa, l’interessato viene invitato, tramite raccomandata A/R e tramite SMS (se il numero di cellulare è noto all’INPS), a presentarsi presso l’Unità Operativa Complessa (UOC) o l’Unità Operativa Semplice (UOS) competente per territorio.

La data della visita dipende dalla disponibilità dei calendari della Commissione medica. Essa può non corrispondere alla data di revisione trascritta sul verbale può, in alcuni casi, non coincidere con la data di revisione riportata nel verbale. Per monitorare la programmazione della visita diretta basta andare sul sito web dell’Istituto, nella sezione “MyInps”.

Oltre all’invio dell’avviso tramite posta, esiste anche il servizio di chiamata al diretto interessato, qualora l’INPS conosca il contatto telefonico, per ricordargli della visita programmata, fornendo data, luogo e ora della visita di revisione. Segue, poi, un promemoria via SMS.

Assenze, sospensione e revoca

Qualora la persona che deve ricevere la visita fosse impossibilitata a presenziare all’appuntamento fissato, deve fornire all’ufficio territoriale INPS di competenza una documentata richiesta di giustificazione per motivi amministrativi o sanitari. Se l’Istituto accoglie la richiesta di giustificazione, l’interessato riceve una nuova convocazione.

Le comunicazioni che l’INPS invia per avvisare l’interessato della visita spiegano che l’assenza non giustificata comporta la sospensione cautelativa della prestazione economica in godimento e/o degli altri eventuali benefici correlati. Inoltre il cittadino vi trova le modalità di presentazione della sua giustificazione. Trascorsi 90 giorni dalla comunicazione della sospensione, la prestazione si avvia a essere definitivamente revocata.

Francesca Staropoli

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