Scadenze fiscali di marzo, le date che non puoi mancare

Ecco quali date ricordarsi riguardo le scadenze fiscali di marzo. Una tra queste è davvero imminente.

Scadenze fiscali di marzo, le date che non puoi mancare
Il calendario delle scadenze fiscali di marzo.

Marzo è un mese in cui bisogna prestare attenzione all’adempimento di varie scadenze fiscali, molte delle quali concentrate nella sola data del 16 marzo. Ma manca pochissimo anche alla scadenza di un’altra importante imposta. Vediamo quindi il calendario fiscale di marzo.

3 marzo 2022: l’imposta di registro

La prima, consueta scadenza è data dall’imposta di registro, da versare per i contratti di locazione e affitto stipulati il 1° febbraio 2022 o rinnovati (in modo tacito) sempre a partire dalla stessa data. Il pagamento dell’imposta di registro va fatto entro il 3 marzo tramite modello F24, con diversi codici tributo da inserire per locazione e affitto di beni immobili.

Le numerose scadenze fiscali del 16 marzo 2022

– Il primo e importante adempimento è quello della Certificazione unica. Entro tale data la CU va inviata al lavoratore, che potrà utilizzare i dati contenuti nel documento per predisporre la dichiarazione dei redditi. Questa va inviata anche all’Agenzia delle Entrate. La scadenza non riguarda i lavoratori autonomi: questi ultimi ricadono nei termini del modello 770, quindi la scadenza è il 31 ottobre 2022.

– Il secondo adempimento di marzo è il versamento del saldo Iva. L’Iva emersa dalla dichiarazione relativa all’anno d’imposta 2021 può essere versata in un’unica soluzione o a rate. In questo caso è necessario completarla entro il 16 novembre 2022. Per chi sceglie di differire il pagamento, l’importo da saldare sarà maggiorato. Per pagare si deve usare il modello F24 telematico, indicando il codice tributo 6099.

– Entro il 16 marzo 2022 bisognerà inviare anche i dati delle spese detraibili sostenute dai contribuenti, così da consentire la predisposizione della dichiarazione precompilata. Nello specifico:

  • comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati degli interessi passivi dei mutui, da parte dei soggetti che erogano mutui;
  • comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati sui contributi previdenziali e assistenziali, da parte di tutti gli enti previdenziali;
  • comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati sulla previdenza complementare;
  • comunicazione sui rimborsi universitari dell’anno precedente da parte degli enti che li erogano;
  • comunicazione dei dati sulle spese dell’anno precedente che riguardano i lavori in casa: da quelli per il recupero del patrimonio edilizio alla riqualificazione energetica, su condomini da parte degli amministratori, ma l’adempimento spetta anche a banche, istituti di credito e Poste presso cui sono stati disposti i bonifici di pagamento;
  • le spese veterinarie sostenute da persone fisiche nel 2021 per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata;
  • comunicazione all’Anagrafe Tributaria dei dati delle spese sostenute per pagare le rette per la frequenza degli asili nido, pubblici e privati;
  • comunicazione all’Anagrafe tributaria dei dati di contratti assicurativi e premi assicurativi;
  • comunicazione all’Anagrafe Tributaria relativamente alle spese funebri.

Questo adempimento non è carico del contribuente, ma dei soggetti terzi, i quali devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati delle spese sostenute da portare in detrazione in dichiarazione dei redditi.

– Infine, il 16 marzo è una data da ricordare anche per i datori di lavoro e i sostituti d’imposta per gli adempimenti periodici. Saranno loro a dover effettuare i versamenti IrpefIva e dei contributi Inps relativi al mese precedente.

Il versamento Irpef riguarda le ritenute alle fonte operate su redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente, insieme alle addizionali comunali e regionali, ma anche su redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente, provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione e di rappresentanza corrisposte nel mese precedente.

Scadenze fiscali di marzo, le date che non puoi mancare

25 marzo 2022: Intrastat

L’ultima delle scadenze fiscali del mese è quella del 25 marzo. Essa riguarda la presentazione degli elenchi riepilogativi Intrastat delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.

Quali soggetti sono obbligati? Si tratta degli operatori intracomunitari con obbligo mensile, che devono comunicare gli elenchi riepilogativi del mese di febbraio per via telematica all’Agenzia delle Dogane mediante il Servizio Telematico Doganale E.D.I. (Electronic Data Interchange) oppure all’Agenzia delle Entrate.

Francesca Staropoli

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