Il report annuale dell’INPS permette di vedere come sta andando il reddito di cittadinanza e quali sono le aree più raggiunte. Nel 2021 il sud Italia più assistito del nord. Ecco tutte le informazioni.
Il reddito di cittadinanza è rapidamente diventato uno dei sussidi statali più importani a nostra disposizione. Una sorta di metro di misurazione della situazione economica dell’Italia negli ultimi anni. Come ogni anno, l’INPS ha pubblicato il report sull’erogazione del reddito di cittadinanza per l’anno passato, il 2021. Il report fotografa la situazione economica del nostro paese, con ancora una forte differenza territoriale tra nord e sud. Nel 2021 i beneficiari del reddito di cittadinanza sono stati 1,2 milioni, mentre i beneficiari della pensione di cittadiananza sono stati 143.000, per un totale di circa 1,3 milioni di nuclei familiari.
1,3 nuclei familiari beneficiari dei sussidi significa che sono circa 3 milioni le persone coinvolte nei benefici del reddito di cittadinanza, 2 milioni delle quali si trovano nel sud Italia e nelle isole, poco meno di 600.000 nel nord e circa 400.000 nel centro. La regione con il maggior numero di percettori è la Campania, con il 21% delle prestazioni erogate, seguita da Sicilia, col 18%, Lazio, con il 10%, e Puglia, con il 9%. In queste regioni risiedono circa il 60% dei nuclei familiari che beneficiano dei sussidi di cittadinanza. L’importo medio erogato nel 2021 e di 546 euro, con un differenziale assoluto di 296 euro tra reddito di cittadinanza (577 euro) e pensione di cittadinanza (281 euro). Di tutti i percettori circa il 60% percepisce un imprto mensile fino a 600 euro, mentre neanche l’1% percepisce un assegno superiore a 1.200 euro.
Il valore medio degli assegno varia a seconda della composizione del nucleo familiare: in particolare passiamo da un minimo di 446 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona, ad un massimo di poco meno di 700 euro per i nuclei con 4 componenti. Aggiornamenti anche per quanto riguarda le revoche del reddito di cittadinanza, diretta conseguenza dell’aumento dei controlli del Fisco per evitare truffe. Nel 2021 sono stati revocati circa 110.000 sussidi, molti più dei circa 26.000 dei 2020. Le motivazioni per queste revoche sono molteplici, dal non adempimento degli obblighi contrattuali del reddito di cittadinanza, alla mancanza di requisiti, alle false dichiarazioni.