Ci sono delle situazioni che, nonostante gli affitti non pagati, ti permettono di restare nell’immobile nonostante tutto.
Pagare l’affitto è un obbligo che un affittuario è tenuto a rispettare. Tuttavia, possono esserci delle situazioni in cui non è possibile rispettare i pagamenti. Ci sono casi, inoltre, in cui, nonostante l’esistenza di affitti non pagati, non si va in contro allo sfratto.
Ci sono, inoltre, alcune categorie che, per legge, non potevano essere sfrattate, tuttavia oggi le cose sono cambiante. In questo articolo, ti mostriamo cosa succede quindi in caso di affitti non pagati e come fare per restare in casa nonostante tutto.
Cosa succede in casi di affitti non pagati e come restare in casa nonostante tutto
In passato, era solito approvare norme che evitavano lo sfratto per alcune categorie che, per qualsiasi motivo, non pagavano gli affitti. Tuttavia, ad oggi non vi è più questa possibilità e non vi è alcuna categoria che non può essere sfrattata.
Questo vuol dire, dunque, che l’unico modo che si ha per non essere sfrattati è, ovviamente, quello di pagare. Dunque, lo sfratto potrà avvenire in qualsiasi caso e in qualsiasi situazione, economica e sociale, versi l’affittuario.
Come abbiamo detto prima, l’unico modo per non essere sfrattati è quello di pagare l’affitto. Tuttavia, colui che si trova nella situazione di dover pagare, può fare leva sul tempo. La legge, infatti, permette di bloccare la procedura di sfratto versando l’importo dovuto dopo aver ricevuta la notifica giudiziaria.
Si tratta, dunque, di provare a prolungare i tempi dello sfratto. A seguito della diffida inviata dall’avocato, è possibile avviare infatti una trattativa di riduzione dell’affitto e dilazione dell’importo dovuto. Questo vuol dire quindi dilatare i tempi, attraverso una procedura civile che prevede un’udienza che spesso dura almeno un mese.
Tuttavia, se il contratto d’affitto è stato stipulato in nero, le cose si complicano ulteriormente. Se il contratto non è stato registrato, non è possibile avviare la procedura di sfratto. In questo caso, infatti, si procede con una causa ordinaria di occupazione senza titolo.
Non è prevista, inoltre, la possibilità di compensare la caparra con i canoni non pagati. Questo può avvenire solo se vi sia un accordo tra le due parti. Tuttavia, se al termine del periodo di affitto non si registrano danni e non vi sono morosità, la cauzione va restituita con gli interessi.