Assegno INPS, qualcuno riceverà 2000 euro in più degli altri

Il MEF ha reso note le prime stime relative agli importi di un assegno INPS che entrerà a regime il 1° marzo 2022.

Assegno INPS, qualcuno riceverà 2000 euro in più degli altri
Le stime del MEF sugli importi degli assegni INPS in arrivo da marzo.

Tra pochi giorni tante famiglie che hanno presentato domanda inizieranno a vedersi erogare l’Assegno Unico e Universale, con queste modalità: per le domande presentate a gennaio e febbraio, i pagamenti cominceranno a essere erogati dalla seconda metà di marzo. Per le domande presentate dal 1° marzo in poi, il pagamento verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Inoltre, se i richiedenti presentano la domanda entro giugno 2022, i pagamenti avranno decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo, cosa che non sarà più valida per le domande presentate dopo il 30 giugno 2022.

Grazie ad una nota pubblicata dal Dipartimento delle Finanze del Mef, ci si può comunque già fare un’idea degli importi da aspettarsi.

Assegno Unico, per chi vale di più

Con il modello di micro-simulazione TAXBENDF del Dipartimento delle finanze, gli impatti delle riforme Irpef e Assegno Unico si valutano per famiglie distribuite per: decimi di reddito equivalente; tipologia di reddito prevalente; struttura familiare; classe di ISEE.

Considerando i nuovi scaglioni Irpef  e i nuovi importi dell’Assegno Unico, è stato possibile individuare la fascia di reddito che avrà maggior beneficio economico da questo sostegno. Come la si individua?

Suddividiamo in dieci gruppi di pari numerosità la popolazione in ordine crescente in base al reddito. Così si ottengono i “decimi di reddito equivalente”: al primo decimo appartiene il 10% più “povero” della popolazione, all’ultimo decimo appartiene il 10% più “ricco”.

Assegno INPS, qualcuno riceverà 2000 euro in più degli altri

Il reddito equivalente si ottiene rapportando il reddito familiare alla dimensione della famiglia in termini di adulti equivalenti, un calcolo che si effettua per confrontare i livelli di reddito di famiglie di dimensione diversa. Ciascun individuo all’interno della stessa famiglia possiede la capacità di redistribuzione ed equità e il relativo impatto sulla disuguaglianza.

Poiché gli individui appartenenti alle famiglie più numerose tendono a collocarsi nei decimi più bassi, nei decimi più elevati vi finiscono un maggior numero di nuclei (meno numerosi) rispetto ai decimi più bassi. Sono quindi le famiglie del gruppo I, quelle meno avvantaggiate ad avere un beneficio medio per nucleo di 1.935 euro.

Le cifre dell’Assegno Unico si dimezzano poi per i gruppi di reddito successivi: sono 624 euro per il gruppo II e 571 euro per il gruppo X (i più ricchi). Vi sono poi i gruppi VI, VII, IIX E IX che guadagneranno meno a confronto con i più ricchi, rispettivamente: 560 euro; 479 euro; 413 euro; e 446 euro.

Francesca Staropoli

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