Reddito di Cittadinanza e pensione: come fare a controllare il saldo relativo alle carte? Ecco tutti i dettagli a riguardo.
Ci sono moltissime domande che si pongono i titolari della Pensione di Cittadinanza o del Reddito di Cittadinanza. Le più frequenti riguardano il controllo dell’accredito della pensione o la verifica ed il saldo della carta RdC. L’obiettivo di questo articolo è proprio sviscerare tutti i dettagli relativi a questo tipo di dubbi o ad altri che potrebbero sorgere, visto anche alcune novità introdotte, già dal 1 gennaio 2022, con la Legge di Bilancio.
La prima domanda cui si vuole rispondere riguarda la verifica del saldo sulla carta del Reddito di Cittadinanza (RdC) e quella della Pensione di Cittadinanza (PdC). Appena saranno ricaricate mensilmente, si potrà constatare il saldo in tre modi diversi. Il primo consiste nel recarsi direttamente presso un Ufficio Postale o un ATM. Gli altri due metodi sono, sicuramente, più rapidi ed efficaci.
Tramite il computer, il tablet o lo smartphone si potrà accedere online al:
Per quanto riguarda la registrazione delle card sull’app di Poste Italiane, dedicata alle Carte Prepagate, fa sempre comodo specificare come avvengono, sia per la PdC che per la RdC. Per prima cosa andrà scaricata l’app (presente sia per il sistema iOs che Android).
I titolari del sussidio potranno fare il login e registrare la propria card, accedendo alla sezione “aggiungi carta”. Verranno chieste delle informazioni e poi si potrà completare la procedura. Ecco che, in tempo reale ed ovunque, potrete visualizzarne tutti i dati ed i movimenti.
I titolari della carta del Reddito di cittadinanza possono prelevare in contanti ogni mese:
Quando, invece, appare la scritta “disponibilità esaurita”, ecco che non è più possibile prelevare del denaro liquido e si dovrà aspettare il prossimo mese. Vi ricordiamo che ogni mese si dovrà spendere la somma ricaricata sulla carta. Se si parla di scadenza il discorso è ben diverso.
I sussidio relativo al Reddito di Cittadinanza può decadere nel momento in cui scade l’ISEE. È necessario aggiornarlo e presentare il nuovo all’INPS. In generale il sussidio termina passati i 18 mesi. Ovviamente, può essere rinnovato presentando una nuova domanda (per cui è prevista una sospensione di un mese). Sarà l’INPS ad accogliere la domanda o a respingerla, in caso di perdita dei requisiti richiesti.
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