Si tratta di un’opportunità unica e sottolinea ancora una volta come il mercato del lavoro tedesco sia più interessante e pieno di opportunità di quello italiano. Ecco di cosa si tratta.
La legge sull’aumento del salario minimo è stata uno dei punti cardine della campagna elettorale del nuovo cancelliere tedesco Olaf Scholz, e da poco tempo è diventato realtà. In Germania è passata la legge che permette ai lavoratori tedeschi di vedere il proprio salario aumentare. Dal minimo orario precedente fissato a 9,82 euro, i tedeschi potranno contare su un minimo garantito di 12 euro all’ora. Il cancelliere Scholz definisce questa legge come una delle più importanti e una attestazione di rispetto verso i lavoratori che lavorano molto, ma guadagnano poco.
Il salario minimo in Germania esiste dal 2015, voluto con insistenza dallo stesso Scholz, al tempo alleato di minoranza del governo Merkel. Partendo da una base di 8,50 euro all’ora, il salario minimo per i lavoratori tedeschi ha continuato ad essere aggiornato ogni anno, fino all’attuale quota di 9,82 euro all’ora, che aumenterà a 10,45 euro orari a luglio. L’ultimo rialzo del salario minimo a 12 euro all’ora richiesto da Scholz deve ancora ottenere l’approvazione del Parlamento, ma si pensa che non avrà problemi ad entrare in vigore, come previsto, ad ottobre 2022. Mentre i lavoratori tedeschi festeggiano, cosa succede in Italia? Nel nostro paese non esiste ancora nessuna legge in merito ad un salario minimo. Non esiste una soglia sotto la quale un datore di lavoro possa pagare i propri lavoratori e non sembra ce ne sarà una a breve.
La battaglia per il salario minimo in Italia è portata avanti principalmente dal Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. Sono già state fatte alcune proposte in merito, ma nessuna ha trovato l’approvazione in aula. Il ddl Catalfo, proposto dal M5S è per il momento la proposta migliore sul tavolo, ma manca ancora la maggioranza per farla discutere. Il PD si è detto favorevole ad una legge sul salario minimo, ma la priorità della legge per i Dem sarebbe quella del medio-lungo periodo secondo le parole del leader Letta. Il Movimento 5 Stelle continua a fare pressioni sul PD perché si vada a votare rapidamente la proposta. Anche Sinistra Italiana si dice in favore della proposta, sostenendo di aver portato avanti a lungo tale battaglia e aprendosi a una coalizione con PD e 5 Stelle.