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Assegno unico, milioni di domande. Come fai a sapere che fine farà la tua

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Francesca Staropoli

Ecco come sapere a che punto è la domanda di Assegno Unico presentata dal genitore con figlio a carico.

Per chi ha richiesto l’Assegno Unico e non ha ancora ricevuto risposta, i chiarimenti dell’INPS.

Da quando è stata aperta la possibilità di richiedere l’Assegno Unico a inizio gennaio, l’INPS ha ricevuto numerose domande, che richiedono tempi di elaborazione che spesso fanno sorgere un interrogativo ai richiedenti: “la mia domanda sarà stata accettata?”. Cerchiamo di rispondere a questo interrogativo.

Da inizio anno è possibile presentare la domanda di assegno unico per i propri figli a carico, anche se la misura entrerà in vigore solo a partire dal 1° marzo. Anche tra chi ha presentato subito la domanda si trovano casi in cui essa non è ancora stata confermata. Dunque l’INPS ha respinto la richiesta o è necessario solo pazientare ancora un po’?

Assegno Unico, domanda in “Istruttoria”

Non c’è da agitarsi anche se l’INPS non ha ancora dato una risposta certa alla propria domanda. Tutte le domande presentate per richiedere l’assegno unico sono, al momento in istruttoria. La voce “in istruttoria” si deve al fatto che la misura decorrerà solo a partire dal mese di marzo 2022. Fino a quel momento, nessuna domanda sarà istruita. L’accettazione o meno della domanda presentata, quindi, si potrà verificare solo dal mese di marzo.

Da quel momento, per sapere se nella domanda presentata ci sono problemi, dunque se è stata accolta o respinta, l’INPS informa che gli stati possibili della domanda sono sei.

La domanda di Assegno Unico può essere:

  • ACCOLTA: quando la domanda può essere messa in pagamento
  • RESPINTA
  • DECADUTA
  • RINUNCIATA
  • IN EVIDENZA ALLA SEDE: caso in cui deve intervenire la sede INPS per sanare qualsiasi problema si sia verificato
  • IN EVIDENZA AL CITTADINO: in questo caso è il cittadino che ha presentato domanda a dover integrare la documentazione con quella indicata dal sistema.
Copyright: imago/Frank Sorge
07.08.2011, Berlin, DEU.

Per il momento è quindi normalissimo non vedere progressi nella propria domanda poiché l’INPS inizierà a convalidare, respingere o chiedere integrazione alle domande solo dal mese di marzo.

Francesca Staropoli

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