I prelievi presso sportelli ATM di una banca diversa da quella da cui è stata emessa la carta hanno spesso insito il pagamento di una commissione. Questo trend sta per cambiare a causa di Bancomat S.P.A.
In Italia si utilizza ancora molto spesso il denaro contante. In un periodo storico di transizione dal contante al pagamento elettornico e in cui tutti o quasi hanno un conto corrente aperto, i prelievi di denaro contante viene fatto attraverso gli sportelli ATM. Il funzionamento di questi sportelli per quanto riguarda i costi è molto semplice: se lo sportello ATM è stato installato dalla stessa banca che ha rilasciato la carta elettronica necessaria per il prelievo, il prelievo sarà gratuito. Viceversa, se si fa un prelievo da uno sportello ATM di una banca diversa da quella della propria carta, ci sarà da pagare una spesa di commissione.
Non è sempre detto però. Molte banche danno la possibilità ai propri clienti di effettuare prelievi presso sportelli ATM di altre banche senza pagare commissioni. Questo sistema però è destinato a non durare. I costi del mantenimento degli sportelli necessitano delle commissioni bancarie e Bancomat S.P.A. ha proposto una nuova modalità di remunerazione del servizio prelievo di contante in circolarità. La modalità consiste nel permettere alle banche di decidere autonomamente, in accordo con l’autorità sull’Antitrust, l’importo delle commissioni da applicare ai prelievi di contanti presso ATM diversi da quelli della banca stessa, con un tetto massimo di 1,50 euro per ogni prelievo. Questo permetterebbe un complessivo vantaggio alle grandi banche con molte filiali e sportelli sparsi per tutto il paese, a svantaggio, invece, delle piccole banche locali o delle banche online, che non possono vantare gli stessi numeri.
La proposta è al momento sotto il vaglio proprio dell’Antitrust, che si pronuncerà ad aprile sulla questione. Intanto si sono già sollevati cori di dissenzo verso la nuova modalità pensata da Bancomat S.P.A. In primis a protestare sono le banche di medie e piccole dimensioni, per via dello svantaggio che questa modalità di decisione delle commeissioni lascerebbe loro rispetto alle grandi banche, ma non sono le sole. Associazioni di banche come Assopopolari e Pri.Bank si sono mosse contro la proposta di Bancomat e anche Altroconsumo, per quanto riguarda i consumatori, rende noto il proprio disappunto sul tetto massimo fissato.