Conti correnti, risparmi a rischio

In questo 2022 i contribuenti saranno alle prese con difficoltà che deriveranno anche dall’essere titolari di conti correnti. Ecco perché.

Conti correnti, risparmi a rischio
Ecco perché i titolari di conti correnti possono avere difficoltà in questo 2022.

Il 2022 è cominciato all’insegna del preoccupante rincaro del carburante, delle bollette di acqua, luce e gas, e di molti beni, alimentari e non. Adesso i rincari vanno a colpire anche i conti correnti. Ad aumentare saranno infatti i costi legati al bancomat e al prelievo.

Mentre si attendono interventi governativi atti ad ammortizzare questa morsa che sta colpendo tutti i cittadini, infatti, si stima che il rialzo delle spese sia già da attestarsi intorno al 14%, percentuale che potrebbe aumentare in vista dell’aumento dei costi del canone del bancomat.

Conti correnti, i numeri di Altroconsumo

Altroconsumo, mettendo a confronto oltre 400 conti correnti parla di un aumento fino a 41 euro per meno di 189 operazioni all’anno e di 34 euro fino a 228 operazioni all’anno. I rialzi sono dell’1% e sono pari a zero solo per i conti online.

Gli aumenti sembrerebbero essere legati alla scelta delle banche di aumentare di circa 1 euro il costo del canone annuo del bancomat, o di aumentare le carte di credito con un 7,4% in più, o ancora di introdurre il versamento di contanti ai supermercati. Inoltre, anche i costi dei bonifici sono aumentati di circal’8,8% mentre le operazioni telematiche in generale sono già aumentate del 5,26%. Le cifre di riferimento sono tra i 40 centesimi e i due euro, ma a questi vanno aggiunti importi supplementari come quello relativo al bonifico istantaneo.

Conti correnti, risparmi a rischio

Un suggerimento che potrebbe aiutare a risparmiare è quello di rivolgersi alle challenger bank (come Tinaba, Buddybank, Soldo e Hype), banche che consentono l’accesso ai servizi telematici da mobile azzerando i costi o comunque abbattendoli. Questi istituti offrono servizi telematici tramite app e smartphone e sono già utilizzati da molti contribuenti, soprattutto dai più giovani. Queste banche tech si appoggiano a quelle tradizionali per l’operazione di deposito di denaro o per le questioni burocratiche necessarie ai fini delle operazioni.

Francesca Staropoli

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