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Economia

Illusione Superbonus, da oggi addio crediti

Published by
Gianluca Merla

Diventa operativa la fase transitoria del Decreto Sostegni ter: cambia quindi il Superbonus e bisognerà dire addio ai crediti. Ecco i dettagli

(foto: Pixabay)

Da oggi il Superbonus cambia, con la nuova modifica del Decreto Sostegni ter, cade la mini-proroga relativa alla cessione multipla dei crediti. Si tratta di un cambio che potrebbe rallentare la corsa al bonus. Intanto il settore dell’edilizia è in rivolta.

È ormai operativa la fase transitoria relativa all’articolo 28 del Decreto Sostegni ter. Da oggi, infatti, il Superbonus cambia e bisognerà dire addio ai crediti. Quest’ultimo, infatti, è stato al centro delle polemiche riguardo le numerose truffe che hanno visto la nascita di migliaia di false imprese edili.

Addio ai crediti del Superbonus

Da oggi, venerdì 18 febbraio 2022, la cessione multipla del credito relativo al Superbonus non sarà più possibile. La modifica è arrivata dopo le numerose polemiche riguardo le gravi frodi ed evasioni fiscali che hanno riguardato questo incentivo. Si parla, infatti, di un giro di affari illecito di circa 4 miliardi.

Secondo la nuova norma, infatti, si dice addio ai crediti ceduti più di una volta. Un’azione presa con forza dal governo Draghi, intenzionato a scoraggiare le truffe. Inoltre, il 2 aprile sarà necessario trasmettere l’asseverazione, mentre il 7 dello stesso mese è prevista la scadenza relativa alla comunicazione delle opzioni di cessione delle spese 2021.

Come detto in precedenza, si tratta di un intervento da parte del governo mirato a contrastare un vero e proprio sistema allestito per aggirare i controlli e intascare migliaia di euro. Le norme in vigore fino a ieri, infatti, permettevano la cessione del credito, ad un intermediario, il quale aveva la possibilità di passarlo ad altri soggetti.

(foto: Pixabay)

Grazie a questo meccanismo, i truffatori erano facilitati nella loro azione truffaldina, con conseguenti danni economici (si parla di 4 miliardi di euro) nei confronti dello Stato. Il governo, dunque, ha deciso di intervenire pesantemente per provare a limitare i danni (in realtà già ingenti).

Grazie alla norma aggiornata, infatti, entra in vigore il divieto di cessione del credito oltre la prima volta. Negazione che inizialmente era prevista sopra la cifra di 10 mila euro, al di sotto della quale non vi era necessario visto e asseverazione.

Stop alla cessione multipla dei crediti: la reazione delle imprese

Non si è fatta attendere la risposta delle imprese edili all’entrata in vigore del divieto della cessione multipla dei crediti. Secondo il presidente del CNA, Rodolfo Gabrieli, si rischia di “spegnere il motore della filiera delle costruzioni” e chiede con forza di intensificare i controlli.

Sulla questione è intervenuta anche Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie. In una nota, la Gelmini ha parlato della necessità di non bloccare tutto il settore dell’edilizia. Proprio per questo, infatti, Forza Italia ha chiesto di ripristinare le cessioni multiple del credito.

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