I buoni fruttiferi postali sono uno strumento finanziario semplice e quindi molto utilizzato. Non è raro avere ancora somme investite in buoni al 30° anno di attività.
Per calcolare il valore di un buono fruttifero postale c’è un procedimento applicabile a tutte le cifre e alle diverse finestre temporali di attività del buono della serie Q. Questa serie di buoni pone sempre domande ai risparmiatori perché oggetto di un doppio calcolo da parte di Poste Italiane.
La prima cosa da fare è la conversione dalle lire in euro della somma.
Dopodiché è necessario calcolare i valori dei tassi d’interesse previsti dall’emissione, che aumentano a fasce temporali precise.
Si maturano infatti interessi dell’ 8% per i primi 5 anni; del 9% dal 6° al 10° anno; del 10,5% dall’11° al 15° anno; del 12% dal 16° al 20° anno; sempre del 12% dal 21° al 30° anno.
Tuttavia queste percentuali includono la tassazione del 12,50%, quindi il calcolo darà un risultato maggiore rispetto a quello che avremo effettivamente, e che è il conto che effettua Poste Italiane ogni anno al netto.
Con il calcolo netto dei nostri buoni fruttiferi avremo interessi del 7% per i primi 5 anni; del 7,875% dal 6° al 10° anno; del 9,1875% dall’ 11° al 15° anno; del 10,5% dal 16° al 20° anno e per finire del 10,5% dal 21° al 30° anno.
Buoni fruttiferi postali, come maturano gli interessi
Bisogna inoltre ricordare che la maturazione dei tassi d’interesse cambia dopo i primi venti anni di vita del buono. Quindi il calcolo di Poste Italiane considererà un regime degli interessi a capitalizzazione composta fino al ventesimo anno, dopodiché li conterà a capitalizzazione semplice.
Questo significa che per i primi vent’anni, quelli che rientrano nel regime a capitalizzazione composta, gli interessi ne fruttano di ulteriori, mentre dopo il ventesimo anno, con la capitalizzazione semplice, solo il capitale già presente frutta interessi.
Ovviamente, la cifra ottenuta dal nostro calcolo risulta maggiore (in taluni casi anche molto maggiore) di quella conteggiata da Poste Italiane e che effettivamente ci troviamo ad avere sul buono. Ecco perché esiste ed è in corso una class action sul metodo di calcolo degli interessi dei buoni fruttiferi postali della serie P/Q da parte di Poste.
Francesca Staropoli