Reddito di Cittadinanza, cattive notizie per 123 mila persone

Il Reddito di Cittadinanza, erogato a circa 1,22 milioni di nuclei familiari, nel corso del 2022 subirà modifiche che riguarderanno 123mila persone. Vediamone i motivi.

Reddito di Cittadinanza, cattive notizie per 123 mila persone
L’aggiornamento dei parametri dell’ISEE sta influendo sul calcolo del Reddito di Cittadinanza.

L’aggiornamento dei parametri che concorrono a determinale l’ISEE è il fattore che sta modificando valore degli importi e status di beneficiario per una fetta non indifferente dei percettori di Reddito di Cittadinanza.
Infatti, l’imponibile che risulta dopo questi aggiornamenti è maggiore, e questo porta a ridimensionare l’importo dell’assegno sociale per molti nuclei familiari.

Il reddito familiare su cui si basa la determinazione dell’assegno è a sua volta determinato dal calcolo ISEE come somma dei redditi e dei trattamenti non assoggettati ad IRPEF dell’interno nucleo familiare. Gli importi presi in considerazione sono relativi a quelli dei due anni precedenti alla DSU, la dichiarazione sostitutiva unica.

Si è quindi iniziato a calcolare, ai fini della valutazione del reddito familiare, tipologie come le maggiorazioni sociali, dell’assegno sociale, dell’aumento della pensione sociale. E anche: l’importo aggiuntivo previsto per le pensioni integrate al trattamento minimo e la quattordicesima.

Tutte queste informazioni sono contenute nel messaggio 548 del 3 febbraio 2022 diffuso dall’INPS, che conferma invece che, ai fini del calcolo dell’ISEE, non si considerano i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità.

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Reddito di Cittadinanza, quanti saranno colpiti dalla rimodulazione

Queste condizioni di calcolo risultano così in 96mila percettori del sussidio che si vedono diminuire il valore del loro assegno, mentre altri 27mila risultano ora decaduti.

Reddito di Cittadinanza, cattive notizie per 123 mila persone

Questa rimodulazione serve a controllare che il reddito familiare risulti ancora sotto soglia, come stabilito dall’articolo 2, comma 6, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26.

Per controllare l’ammontare della rata in pagamento basta collegarsi al servizio di consultazione della domanda nella sezione “MyINPS” sul portale web dell’Istituto. Vi si accede previa autenticazione con le proprie credenziali.

Francesca Staropoli

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