Pensione minima nel 2022, quale assegno riuscirai ad ottenere

Il concetto di Pensione Minima tende a confondere molti in Italia. Ecco in che modo e per quali importi è possibile ottenerla nel 2022 a seconda del tipo di trattamento pensionistico utilizzato.

Al contrario di come potrebbe suggerire il nome, la pensione minima non è una prestazione di misura inferiore che chi non ha raggiunto i requisiti per la pensione per età può prendere. In realtà la pensione minima non è neanche una prestazione a se stante. Si tratta di un’integrazione al trattamento minimo che spetta a chi riceve una pensione di importo molto basso. Quindi non è una pensione che viene data a chi non ha raggiunto la pensione per età o contributi, ma un’integrazione per chi ha una pensione più bassa della media. Non si riceve a prescindere, ma occorre necessariamente aver raggiunto i requisiti per la pensione regolare e averla ottenuta.

Metto in chiaro questo punto, va da se che i requisiti per ottenere la pensione minima siano gli stessi di una pensione regolare. Il 2022 introduce la possibilità di percepire la pensione minima a integrazione non esclusivamente per la pensione di vecchiaia, ma anche per le altre forme di pensionamento anticipato. Anche chi è andato in pensione anticipata con Quota 100, Quota 102, Ape Sociale e Opzione Donna. Nel caso della pensione di vecchiaia i requisiti sono gli stessi indicati dalla Legge Fornero: 67 anni di età anagrafica e 20 anni di contributi. Tuttavia le pensione minima viene percepita solo da coloro che hanno il proprio assegno pensionistico calcolato solo con il metodo contributivo e che il valore di questo sia almeno 1,5 volte l’assegno sociale.

L’Ape Sociale vale per i lavoratori appartenenti alle categorie svantaggiate. Si può accedere all’Ape Sociale soddisfacendo i requisiti di 63 anni di vecchiaia e 30 anni di contributi. I tempi di accorciano per le lavoratrici che possono andare in pensione anticipata tramite Opzione Donna. Al completamento di 41 anni di contributi (42 per le lavoratrici autonome) e con un requisito di 58 anni di età anagrafica (59 per le lavoratrici autonome) è possibile andare in pensione in anticipo e, nel caso, ottenere l’integrazione della pensione minima. Infine,

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