Assegno unico, fate attenzione a comunicare l’IBAN

L’INPS ha segnalato un errore diffuso nelle domande relative all’Assegno Unico inviate dal 1° gennaio 2022. Ci sono quindi beneficiari che non potranno ricevere l’assegno.

Assegno unico, fate attenzione a comunicare l'IBAN
Come evitare di non ricevere l’Assegno Unico erogato dall’INPS a marzo.

Dal 1° gennaio 2022 l’INPS ha aperto la possibilità di fare domanda per l’Assegno unico e universale. Gli interessati possono compilarla collegandosi al portale online dell’Istituto. Nonostante le numerose domande già pervenute, però, l’INPS ha avvertito che molte presentano un errore che, se non corretto, impedirà all’ente di erogare l’assegno.

Innanzitutto è però necessario assicurarsi di rientrare nei requisiti richiesti per fare domanda, altrimenti si rimane automaticamente esclusi da questa possibilità. Possono dunque presentare domanda i soggetti in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno di cui all’articolo 3 del decreto legislativo n. 230/2021, a prescindere dall’appartenenza del soggetto a una specifica categoria di lavoro.

Il beneficio spetta per ogni figlio minorenne a carico (cioè facente parte del nucleo familiare a fini ISEE) e per ogni figlio maggiorenne a carico fino al compimento dei 21 anni di età.

figli maggiorenni, in particolare, per potere beneficiare dell’assegno devono rispondere ad uno dei seguenti requisiti al momento di presentazione della domanda:

  • frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale ovvero di un corso di laurea;
  • svolgimento del servizio civile universale.
  • svolgimento di un tirocinio ovvero di un’attività lavorativa e possesso di un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
  • disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;

In caso di disabilità del figlio a carico non vi sono invece limiti d’età e la misura è concessa a prescindere.

ASSEGNO UNICO, QUALE ERRORE HA RILEVATO L’INPS

I soggetti che possono presentare la domanda sono i genitori del minore, un affidatario o un tutore dello stesso, nonché il figlio stesso se è maggiorenne. L’errore, di cui l’INPS ha dato comunicazione per evitare di ricevere domande a cui non potrebbe dare seguito, consiste nel fatto che in questi casi il titolare del conto corrente identificato dal codice IBAN non fosse il beneficiario dell’assegno. L’INPS, infatti può erogare l’assegno solo alla stessa persona che ha effettuato la domanda.

Assegno unico, fate attenzione a comunicare l'IBAN

Se leggendo vi siete resi conto di essere tra le persone che hanno commesso questo errore, esiste comunque la possibilità di porvi rimedio e fare una nuova richiesta.

  • Collegarsi alla pagina relativa alla domanda già compilata
  • Cliccare su “Rinuncia”
  • Scegliere come motivazione della rinuncia “errore di compilazione” e non “rinuncia alla prestazione”
  • Ora è possibile inserire una nuova domanda corretta.

Francesca Staropoli

 

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