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Anziani morti per Covid, così l’INPS ci ha guadagnato

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Francesca Staropoli

Martedì 15 febbraio in Senato è stato presentato il nono rapporto di Itinerari Previdenziali, che ha snocciolato dati su anziani e spesa pensionistica.

I dati su anziani e spesa pensionistica presentati in Senato.

Il centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali ha presentato in Senato il nono rapporto sul sistema pensionistico italiano. Lampante il dato relativo agli assegni pensionistici nel 2020. A causa della Covid, infatti, si è registrato un forte risparmio su di essi per l’INPS.

Il risparmio ammonta a un miliardo di euro, ma oltre il dato c’è un trend che si prevede essere attivo per il prossimo decennio, durante il quale il risparmio potrebbe giungere anche a 12 miliardi di euro. Con la pandemia si registra un calo del rapporto attivi/pensionati per la prima volta in 20 anni, che adesso è a quota 1,42. Tuttavia le previsioni sulla tenuta del sistema non sono preoccupanti, si pensa che già nel breve periodo il dato potrà migliorare.

Anziani, pensioni ed effetto Covid

A causa della pandemia, infatti, nel 2020 l’eccesso di mortalità ha riguardato over 65 per il 96,3%,fascia d’età che comprende per la maggior parte persone in pensione che percepivano mediamente 1,17 pensioni tra invalidità, vecchiaia e superstite.

Secondo il report, nel 2020 è inoltre aumentato il numero di pensionati, giunti 16.041.202; il tasso di occupazione è invece diminuito dal 59,1% (2019) al 58,1% (2020), quando le persone attive sono state circa 537mila in meno.

La spesa per le misure a supporto di lavoratori e famiglie nel 2020 si aggira intorno ai 42 miliardi di euro, di cui 16,7 per la Naspi e 17,5 per le varie forme della Cig.

Se quindi l’accento del problema non si pone sulla previdenza in senso stretto, esso cade invece sul sistema assistenziale inteso a livello strutturale. Alberto Brambilla, presidente del centro studi e ricerche Itinerari Previdenziali, ha infatti dichiarato che “sarebbe semmai preferibile una politica attiva basata anche sul credito d’imposta, che premia i lavoratori e le imprese dinamiche” invece di puntare sulle sole agevolazioni che vedono spegnere i gli incrementi di occupazione al termine temporale delle stesse.

Francesca Staropoli

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