Nel 2023 gli italiani vedranno sparire dalla bolletta elettrica una voce che riveste un importo non indifferente, che nel 2022 dovranno però pagare, salvo chiederne l’esonero. Ecco chi può farlo e come.
Dal 2023 ci sarà una voce che sparirà dalla bolletta dell’energia elettrica perché considerato onere improprio, cioè non riferibile al consumo di energia elettrica. Per il 2022 continua a esistere comunque la possibilità di evitare di pagare questi 90 euro.
La spesa da affrontare e per cui alcuni contribuenti sono esonerati è infatti il Canone Rai: l’Italia ha infatti preso l’impegno di eliminarlo dalla bolletta elettrica. I contribuenti esonerati sono:
- quelli che non hanno un televisore in casa;
- i cittadini di età superiore ai 75 anni con reddito annuo inferiore a 8 mila euro e nessun componente del nucleo con redditi propri;
- i diplomatici e militari stranieri;
- gli esercenti che si occupano della rivendita e della riparazione di televisori.
La dichiarazione da presentare per non pagare
I soggetti sopra citati possono presentare una dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 455/2000. In questo modo possono evitare l’addebito del canone nella fattura elettrica, o possono far presente la loro condizione di contribuenti esenti.
Si tratta di un’operazione che i cittadini che non possiedono un televisore in casa devono rinnovare ogni anno, altrimenti l’esenzione non è valida.
Il modello di dichiarazione sostitutiva da compilare e presentare è reperibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, o in alternativa può essere presentato tramite raccomandata senza senza busta all’indirizzo: Agenzia delle entrate, Direzione Provinciale I di Torino, Ufficio Canone TV, Casella postale 22, 10121 Torino (TO).
Anche i tempi di presentazione della dichiarazione sostitutiva avranno un peso. Chi ha presentato la dichiarazione entro il 31 gennaio rimane esonerato dall’obbligo del pagamento per l’intero anno. Se la stessa, invece, viene inviata tra il 1° febbraio e il 30 giugno, si ha diritto all’esonero solamente per il pagamento del secondo semestre dello stesso anno.
Francesca Staropoli