Le novità del decreto Sostegni ter in merito al Superbonus allarma i costruttori. La cessione del credito cedibile una sola volta rischia di complicare enormemente la messa in pratica del Superbonus stesso.
Il decreto Sostegni ter ha portato con se una serie di modifiche alle regole legate al Superbonus 110%. Queste regole hanno dato uno scossone non indifferente a come le società di costruttori applicano il Superbonus, in particolare per quanto riguarda la cessione del credito. Con la cessione del credito per il Superbonus bloccata a una sola cessione per ogni richiesta, i costruttori si ritrovano bloccati nelle loro operazioni. La prolematica più grande è quella relativa alle richieste di lavori per Superbonus arrivati a ridosso della data del cambio delle regole, verificatasi il 1 febbraio. In particolare per tutte le richieste di gennaio c’è molta confusione su come applicare le procedure.
In breve, tutte le procedure legate ai bonus rischiano di essere bloccate e questo impensierisce i costruttori edili. Intanto si stanno già vedendo segnali di rallentamento, specialmente nelle scorse settimane. In più desta preoccupazione del passo indietro di alcuni istituti bancari, che hanno deciso per il blocco di tutte le cessioni del credito. Una di particolare importanza è Cassa depositi e prestiti, la società per azioni sotto il controllo del Ministero dell’Economia, con la possibilità che anche Poste Italiane segua la stessa decisione.
Tra le parti politiche c’è ancora dibattito sulla decisione di bloccare le multiple cessioni di credito. Il commissario delle Politiche dell’Unione Europea Stefàno, ad esempio, è di questo avviso. Secondo il senatore dem questa scelta rischia di danneggiare enormemente il settore edile, che in teoria il Superbonus avrebbe dovuto favorire. Dello stesso avviso anche i portavoce di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle. Secondo il partito di Berlusconi la ricerca della legalità non può avvenire al costo dei buchi di bilancio delle imprese, mentre per i pentastellati richiedono una nuova modifica alla norma che ne rallenti la messa in pratica, vista la sua utilità nel potenziare il settore edile. La situazione è destinata ad essere discussa ancora a lungo. Nessuno all’interno della maggioranza vorrebbe che l’agevolazione venisse bloccata, ma è proprio questo il risultato che si otterrà se queste nuove regole non verranno chiarite al più presto.
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