Quando il conto corrente va in rosso e si perde tutto il proprio credito, l’impossibilità di effettuare operazioni elettroniche è solo il primo dei problemi. Ecco cosa ci aspetta.
Con l’arrivo del nuovo anno sono previste ulteriori nuove regole per chi ha un conto corrente in rosso. Come già detto in un precedente articolo, si assisterà ad un stretta governativa sull’uso del pagamento in contanti. Inoltre, le banche prevedono regole più severe riguardo la gestione del conto corrente. Il titolare dovrà fare molta attenzione alla linea di equilibrio e al rispettivo conto di debito con un saldo negativo. Ecco quindi quali sono le nuove regole da rispettare nel 2022 per quanto riguarda il conto corrente in rosso. Per essere considerato un correntista in rosso, il debitore deve avere un arretrato, nel pagamento di una obbligazione, maggiore di 90 giorni. Passato questo periodo, il debito si trasforma in rilevante se questo supera le soglie previste.
Un conto corrente in rosso, dunque, è un vero e proprio debito verso la banca che ci ha prestato dei soldi allegati a un conto deposito. Ovviamente, questa procedura prevede un addebito di interessi passivi, in base alla cifra del debito. Secondo le nuove regole, si rischia di andare in mora più velocemente rispetto al passato. Non vi sarà alcun divieto per le banche riguardo lo sconfinamento oltre la disponibilità sul conto corrente. Sarà quindi a discrezione dello stesso istituto di credito. Il limite di scoperto autorizzato è determinato dal contratto di conto. in questo vengono stabiliti anche la durata massima consentita e il tasso di interesse applicabile all’importo prestato. Tuttavia, è possibile richiedere in qualsiasi momento la diminuzione, o l’aumento, del proprio limite, a patto che il consulente accetti.
In caso di scoperto abusivo la situazione cambia. Questo avviene quando lo scoperto non era previsto nel contratto di conto, oppure quando viene superato il limite. In questo caso, la banca non ha nessun obbligo di coprire lo scoperto e vi è la bocciatura di un assegno o di un addebito diretto, con conseguenti costi. A causa delle nuove regole, chi ha un conto in rosso non potrà continuare a pagare gli addebiti automatici. Questo porterà a problemi seri anche per quanto riguarda il pagamento delle rate di un mutuo o di un semplice abbonamento. Inoltre, è prevista la segnalazione al CRIF (Centrale Rischi Finanziari). Dopo tre mesi trascorsi dai mancati pagamenti a partire da 100 euro, infatti, si verrà segnalati nella lista dei cattivi pagatori. Questo quindi vuol dire non poter accedere alle linee di credito per circa 12 mesi dalla segnalazione.