Superbonus 110: l’esperienza insegna sempre, quindi, è meglio fare attenzione e prendere le giuste precauzioni per l’affido dei lavori.
Superbonus 110. Tutti i committenti (proprietari di casa) che intendono portare avanti dei lavori affidandosi alle “mani esperte” di imprese edili devono stare molto attenti. Lo dicono l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. In questo ambito, sono in tanti a voler raggirare il sistema e portare avanti truffe mirate per ottenere i crediti d’imposta.
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State molto attenti. Vi invitiamo a prestare particolare attenzione al proprio cassetto fiscale al fine di controllare se vi siano fatture emesse da parte delle imprese cui ci si è rivolti che trattano di lavori eseguiti parzialmente o, addirittura, mai eseguiti. Cose di questo tipo accadono molto spesso. Sono in tanti a dover combattere con le imprese e mettendo in mezzo gli avvocati per cercare di risolvere questo tipo di questioni delicate e poco piacevoli.
Superbonus 110: cessione del credito e truffe
Con il bonus 110 si applicano delle detrazioni fiscali relative a lavori e spese sostenute in campo edile pari al 110%. Vediamo nel dettaglio le detrazioni che può vagliare il committente dei lavori:
- sconto in fattura: emesso dall’impresa recuperando un corrispettivo in forma di credito d’imposta che può essere ceduto anche a terzi (banche o altri organi finanziari) che possono a loro volta cederlo. Avviene una sorta di cessione a catena.
- cessione del credito d’imposta verso terzi: (banche e inclusa la ditta dei lavori) anche il cessionario può cedere a sua volta il credito e via dicendo.
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Dal 7 febbraio 2022 la cessione a meccanismo a catena non sarà più possibile. Se ad esempio il credito arriva a terzi (banche) non potranno più, a loro volta, cederlo, ma solo attuare una compensazione per utilizzarlo.