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Fisco

Pensioni 2023, arriva il conguaglio per tutti gli arretrati

Published by
Chiara Feleppa

L’Inps provvederà nei prossimi mesi ad un conguaglio, dopo che l’Istat ha certificato che l’inflazione nel 2021 è arrivata all’1,9%

A partire dal prossimo anno, arrivano i conguagli per tutti i pensionati. Infatti, già da quest’anno, è scattata una rivalutazione provvisoria delle pensioni dell’1,7%. L’Inps, l’Istituto di previdenza sociale, però provvederà nei prossimi mesi ad un conguaglio, dopo che l’Istat ha certificato che l’inflazione nel 2021 è arrivata all’1,9%. L’anno nuovo si aperto bene per i pensionati che, per effetto dell’adeguamento all’inflazione prevista nel 2021, hanno visto un aumento dell’importo degli assegni. Il meccanismo di rivalutazione utilizzato negli ultimi dieci anni è stato sostituito da meccanismo più semplice ed ha permesso una rivalutazione piena al 100% per le persone fino a 4 volte il minimo, al 90% sulla quota di pensione tra quattro e cinque volte il minimo e del 75% sulle pensioni oltre cinque volte la quota minima. Invece, per la fascia con indice di perequazione al 90%, la rivalutazione effettiva sarà dell’1,5% circa, mentre per chi ha una pensione superiore ai 2577,90 euro il coefficiente scenderà all’1,275%.

Dopo la fine del regime sperimentale 2019-2021, con il nuovo sistema di calcolo, dal 1 gennaio 2022 le pensioni continueranno a rivalutarsi al 100% fino a 4 volte il minimo. Successivamente, si applicano le aliquote al 90% fra 4 e 5 volte il minimo, infine al 75% per le pensioni di importo più alto. Considerando l’inflazione, si stima che su una pensione di 1.500 euro l’aumento sarà di 300 euro l’anno.

Ciò significa che, per i prossimi 12 mesi, la pensione avrà un importo inferiore rispetto al dovuto, in attesa dell’adeguamento che verrà fatto il primo gennaio 2023, secondo quanto stabilito dalla circolare Inps n. 15/2022 che fissa ogni anno i minimali e i massimali utili per il calcolo delle contribuzioni dovute ai fini previdenziali e assistenziali. Il decreto del 17 novembre 2021 ha invece fissato il tasso provvisorio relativo ai primi 9 mesi del 2021, fissato all’1,7%. Nell’ultimo trimestre, l’inflazione è arrivata definitivamente a +1,9%. Nel prossimo anno, dunque, verranno aggiunti gli arretrati maturati nel 2022 oltre al tasso Istat previsionale registrato per l’anno corrente.

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