Che+fine+fanno+i+tuoi+soldi+se+versi+la+pensione+in+un+conto+cointestato
missionerisparmioit
/2022/01/30/che-fine-fanno-i-tuoi-soldi-se-versi-la-pensione-in-un-conto-cointestato/amp/
Fisco

Che fine fanno i tuoi soldi se versi la pensione in un conto cointestato

Published by
Chiara Feleppa

Il conto corrente cointestato è quindi ottimo per permettere a più persone di operare su uno stesso conto. Ma attenzione alle variabili in gioco

Soldi su un conto corrente cointestato? Niente paura! Un conto corrente cointestato è ormai un metodo piuttosto diffuso all’interno dei nuclei familiari. Sono piuttosto comuni, ad esempio, i conti cointestati tra moglie e marito anche se, in verità, un corrente cointestato per essere stipulato non richiede nessun legame di parentela tra le parti coinvolte. Chiunque, anche senza vincoli o legami di parentela, potrebbe decidere di aprire un conto corrente cointestato con amici o collaboratori. Si tratta di un contratto tra più persone e un istituto di credito che permette agli intestatati di agire sul conto in maniera autonoma oppure concordata, a seconda del tipo di contratto deciso.

Tutti i cointestatari sono considerati creditori e debitori in solido dei saldi del conto corrente ma molte sono le variabili che regolano la gestione del conto. Una delle principali varianti in un conto corrente cointestato è la firma, che può essere congiunta o disgiunta. Nel primo caso, qualsiasi operazione riguardante il conto corrente non potrà essere fatta singolarmente da uno dei cointestatari, ma servirà la firma e quindi l’approvazione di tutti i titolari. Con le firme disgiunte, ogni cointestatario può agire sul conto autonomamente ed eseguire operazioni anche individualmente. Nel caso si tratti di una persona delegata dai titolari del conto a compiere alcune azioni, questa può effettuare prelievi o bonifici, ma non ha potere sul conto corrente.

Inoltre, bisogna specificare che i redditi derivanti dal lavoro di ciascuno dei cointestatari sono di proprietà esclusiva di chi li versa sul conto. Lo stesso vale per pensioni di invalidità o per risarcimenti per danno, che sono ad appannaggio esclusivo del beneficiario. La contestazione può essere revocata, inoltre, solo con l’accordo di entrambi i titolari del conto. In caso di decesso di uno dei due, anche se le firme sono disgiunte, i titolari in vita non possono prelevare ciò che è stato versato dalla persona deceduta prima che siano definite le pratiche di successione.

Recent Posts

Pensioni, come calcolare i prossimi aumenti

Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…

1 anno ago

Rottamazione fiscale, attenzione al modulo da usare

Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…

1 anno ago

Passaporti, come devi sapere quest’anno prima di partire per le vacanze

Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…

1 anno ago

Pensioni d’invalidità, a luglio c’è l’aumento

Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…

1 anno ago

L’inflazione continua a far danni: cosa accade alle Pensioni

L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…

1 anno ago

Scadenza fiscale del 30 giugno: a chi interessa e perché è importante

La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…

1 anno ago