Che fine fanno i tuoi soldi se versi la pensione in un conto cointestato

Il conto corrente cointestato è quindi ottimo per permettere a più persone di operare su uno stesso conto. Ma attenzione alle variabili in gioco

Soldi su un conto corrente cointestato? Niente paura! Un conto corrente cointestato è ormai un metodo piuttosto diffuso all’interno dei nuclei familiari. Sono piuttosto comuni, ad esempio, i conti cointestati tra moglie e marito anche se, in verità, un corrente cointestato per essere stipulato non richiede nessun legame di parentela tra le parti coinvolte. Chiunque, anche senza vincoli o legami di parentela, potrebbe decidere di aprire un conto corrente cointestato con amici o collaboratori. Si tratta di un contratto tra più persone e un istituto di credito che permette agli intestatati di agire sul conto in maniera autonoma oppure concordata, a seconda del tipo di contratto deciso.

Tutti i cointestatari sono considerati creditori e debitori in solido dei saldi del conto corrente ma molte sono le variabili che regolano la gestione del conto. Una delle principali varianti in un conto corrente cointestato è la firma, che può essere congiunta o disgiunta. Nel primo caso, qualsiasi operazione riguardante il conto corrente non potrà essere fatta singolarmente da uno dei cointestatari, ma servirà la firma e quindi l’approvazione di tutti i titolari. Con le firme disgiunte, ogni cointestatario può agire sul conto autonomamente ed eseguire operazioni anche individualmente. Nel caso si tratti di una persona delegata dai titolari del conto a compiere alcune azioni, questa può effettuare prelievi o bonifici, ma non ha potere sul conto corrente.

Inoltre, bisogna specificare che i redditi derivanti dal lavoro di ciascuno dei cointestatari sono di proprietà esclusiva di chi li versa sul conto. Lo stesso vale per pensioni di invalidità o per risarcimenti per danno, che sono ad appannaggio esclusivo del beneficiario. La contestazione può essere revocata, inoltre, solo con l’accordo di entrambi i titolari del conto. In caso di decesso di uno dei due, anche se le firme sono disgiunte, i titolari in vita non possono prelevare ciò che è stato versato dalla persona deceduta prima che siano definite le pratiche di successione.

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