Nuovi controlli del Fisco per controllare l’assenza di frodi e di riciclaggio. Ecco chi finisce nel mirino
I controlli del Fisco sono tutti puntati sui meccanismi legati ai bonus edilizi e alla cessione del credito. Infatti, la Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato di recente beni per quasi 110 milioni di euro, accumulati attraverso una frode con crediti di imposta ceduto a terze parti. Nel mirino delle Fiamme Gialle ci sono le detrazioni per i lavori in casa e la cessione dei crediti, e le nuove partite IVA. L’obiettivo dei controlli è verificare che non ci siano frodi e riciclaggio. I maggiori controlli antiriciclaggio e volti a limitare l’evasione fiscale rientrano negli obiettivi previsti dal PNRR.
In virtù di questo e di molti altri episodi, è arrivata una nuova stretta sul Superbonus al 110%. Il decreto Sostegni-ter prevede che il credito può essere oggetto di una sola cessione. La misura, approvata dal Consiglio dei ministri, si allarga alla cessione di tutti i crediti d’imposta, dal superbonus del 110% a quelli edilizi, passando per la tax credit affitti alla sanificazione dei luoghi di lavoro o per l’acquisto di Dpi.
Oltre a queste misure, come ricordato in un articolo di ItaliaOggi, La Guardia di Finanza, a ridosso delle festività natalizie, ha emanato la circolare n. 368871/202 riguardante l’utilizzo di due nuovi applicativi a supporto delle attività investigative, oltre all’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette e l’analisi della fatturazione elettronica obbligatoria.
“Il contrasto all’evasione e alle frodi fiscali, nelle loro diverse manifestazioni, rappresenta l’obiettivo prioritario della Guardia di Finanza, perseguito attraverso moduli operativi flessibili, che privilegiano l’utilizzo degli strumenti investigativi tipici di una forza di polizia economico-finanziaria e giudiziaria a competenza generale”, si legge sul sito della Gdf. Nel comunicato, si specifica che in “conformità degli indirizzi della citata riforma fiscale, la Guardia di Finanza ha ulteriormente rafforzato il ricorso ai controlli mirati, basati sull’utilizzo appropriato e completo degli elementi contenuti nelle banche dati e negli applicativi informatici disponibili, al fine di concentrare la propria azione operativa verso fenomeni di frode più grave, riducendo al minimo gli ostacoli al normale svolgimento dell’attività economica del contribuente”.
Sono inoltre rafforzate le sinergia con l’Agenzia delle Entrate “nel quadro di una più ampia azione di mappatura dei fenomeni evasivi, mediante la messa a punto di una comune linea d’azione incentrata sulla massima integrazione delle analisi di rischio rispettivamente sviluppate, finalizzate a selezionare campioni di soggetti connotati dai più alti profili di consistente rischio di evasione verso cui mirare i controlli, secondo metodologie previamente condivise”.
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