Superbonus: cessione crediti bonus edilizi. Caos, 110 iniziati e rischio dire addio ai rimborsi. Cosa accade ai contratti di lavoro in corso?
Decreto Sostegni ter: approvato il 21 gennaio durante il Consiglio dei Ministri. Il decreto potrebbe rendere complicata la cessione del credito bonus edilizi. Le nuove misure sono state introdotte per far fronte ai problemi riscontrati dalle attività e dalle imprese più colpite dall’emergenza del Coronavirus. Al suo interno si riscontra un cambiamento legato a delle nuove regole per la cessazione dei bonus edilizi.
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Prima di tutto il governo Draghi aggiunge un ulteriore punto per contrastare la lotta alle frodi legate al bonus edilizi, bonus ristrutturazione, facciate e superbonus ed altro. Cosa prevede? Se ad esempio un’impresa applica uno sconto in fattura ed ottiene un credito di imposta potrà cedere il credito alla banca o ad altri, questi non potranno più girarlo ulteriormente.
Superbonus: novità. Cosa succede ai lavori in corso?
Con il Decreto Sostegni ter, la cessione crediti per i bonus edilizi, quindi, si potrà utilizzare solo per pagare contributi ed imposte. Non è prevista la monetizzazione e di conseguenza non saranno ammesse le cessioni successive alla prima. Cosa succedere, invece, per i lavori già in corso?
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Si ha a che fare sempre di più con cambiamenti legati a delle incertezze normative che, con le nuove regole, inficiano inficiano in maniera del tutto negativa, ai danni dei contribuenti e delle imprese, sulla possibilità di cessione del credito e dello sconto in fattura portando anche a dover programmare con largo anticipo i lavori (per non parlare della difficoltà nel dover reperire i materiali). Le prospettive sono tutt’altro che buone.
