Nel 2022 la lotta alle truffe contro lo Stato si è intensificata notevolmente. In particolare, il Fisco si concentrerà sulle pensioni percepite all’estero, cercando di capire se le persone che percepiscono queste pensioni siano in vita oppure no.
I controlli del Fisco subiscono una brutta battuta d’arresto quando si parla di italiani all’estero. Purché continuino a usufruire di alcune possibilità dello Stato italiano, in particolare le pensioni di vecchiaia, alcune persone possono vivere da anni all’estero, con lo Stato che continua a mandare i soldi della pensione. C’è tuttavia un problema nel andare i soldi della pensione all’estero: nel caso in cui il pensionato muoia e i figli o qualcun altro non ne denunci la morte, è molto difficile per il Fisco avviare dei controlli per verificare che la persona in questione sia effettivamente deceduta e che l’erogazione della pensione sia da interrompere.
Lo Stato ha deciso di porre un freno a questa incertezza indicendo sostanzialmente un censimento di tutti i pensionati residenti all’estero. Questo viene fatto per sincerarsi che questi siano ancora in vita e quindi giustamente percettori di una pensione, oppure siano morti non dichiarati. Tale censimento verrà fatto attraverso dei moduli inviati ai presunti pensionati che dovranno poi tornare indietro all’INPS. Per questa operazione, l’ente previdenziale si avvale della collaborazione di Citibank, la banca che esegue praticamente i pagamenti delle pensioni all’estero per conto dell’INPS stessa. In questo modo si ha accesso ad un database aggiornato di tutte le persone che percepiscono una pensione pur essendo all’estero. Gli obbiettivi principali sono quelle persone che risultano residenti in stati europei, asiatici e africani, in secono luogo tutti gli altri.
Per superare la rivelazione di esistenza per i pensionati all’estero è necessario compilare tutta la modulistica inviata dall’INPS e allegare ad essa una fotocopia del documento di identità del pensionato con foto. Una volta compilati i moduli si dovrà contattare il servizio di assistenza di Citibank. Il tutto sarà supportato da una videochiamata con i servizi consolari dei paesi di residenza dei pensionati, messi a disposizione dell’INPS e dal Ministero degli Esteri. Il materiale dovrà essere inviato al Consolato italiano nel paese di residenza tramite posta elettronica.