Per i titolari di Legge 104, quella che tutela le persone non autosufficienti, è possibile ottenere l’estinzione immediata del mutuo. Ecco quali sono i casi in cui si può fare.
La Legge 104 è la legge a tutela delle persone con malattie o disagi fisici che li rendono non autosufficienti. Le condizioni per le persone che usufruiscono dell’ausilio della Legge 104 sono in genere abbastanza gravi da pesare sulle finanze personali per quanto riguarda ogni aspetto della loro vita, dal lavoro, alla famiglia, al tempo libero. In un anno molto complesso per quanto riguarda le spese come il 2022, in cui la pandemia e gli aumenti delle bollette rendono molto costoso anche solo il vivere quotidiano, la Legge 104 permette a chi ne usufruisce di ridurre alcuni degli importi, ma come è possibile agire su importi di spese che non si possono in alcun modo ridurre?
Le rate di un mutuo fanno parte di questa categoria. Essendo rate per la resituzione di un finanziamento, queste non possono essere ridotte da un intervento statale. Tuttavia la Legge 104 fornisce un aiuto di altro tipo. Tramite la legge è possibile, in determinati casi, ottenere la sospensione del mutuo. A partire dal fatto che tra le cause per la sospensione del mutuo è possibile portare quella di insurgenza di invalidità grave, in questo caso parliamo di un altro tipo di sospensione. La Legge 104 può permettere la sospensione del mutuo grazie all’internvento del Fondo Gasparrini. La sospensione può essere richiesta per un massimo di 18 mesi annoverando tra le situazioni che portano alla sospensione l’insurgenza di invalidità grave, cioè compresa tra 80% e 100% di invalidità. Da sottolineare come questo succeda soltanto se l’invalidità sopraggiunge dopo la stipula del mutuo.
Ci sono altre limitazioni alla sospensione del mutuo tramite questo metodo. Il mutuo deve essere stato sottoscritto al fine di acquistare un immobile adibito ad abitazione principale e non deve essere di importo superiore a 400.000 euro. A partire dal 2023, inoltre, il limite massimo di importo scenda a 250.000 euro. Oltre a questo è necessario non aver usufruito di altre agevolazioni pubbliche e non deve esserci alcuna forma di assicurazione volta a coprire eventuali date non pagate in seguito all’insurgenza di invalidità grave.