Superbonus, arrivano altre limitazioni

Previste nuove limitazioni riguardo il Superbonus. Ecco cosa prevedono i cambiamenti imminenti e cosa succederà 

Le frodi sul Superbonus stanno aumentando, a questo punto il governo ha deciso di intervenire con la mano dura. L’esecutivo sta infatti pensando a introdurre nuove limitazioni al Superbonus per tenere a bada i tentativi di frode e limitare gli sprechi.

Mai come ora, infatti, il governo sembra essere deciso nell’intervenire pesantemente con metodi di prevenzione delle truffe legate al Superbonus. Dopo i recenti episodi sventati dalla Guardia di Finanza, l’esecutivo pensa di introdurre delle pesanti limitazioni. Ecco cosa prevedono i cambiamenti.

Limitazioni al Superbonus? Ecco cos’ha deciso il Governo

Per ora è solo un’ipotesi, ma il governo pare deciso ad intervenire con limitazioni riguardo il Superbounus. I costruttori ad oggi sono molto preoccupati, e le organizzazioni artigiane chiedono lo stop ai cambiamenti da parte dell’esecutivo.

Nella bozza del decreto Sostegni, infatti, è contenuta la possibilità di modificare il capitolo che riguarda le frodi sui bonus edilizi, come il Superbonus. Secondo l’Ansa, infatti, i contratti che violeranno le indicazioni, saranno considerati nulli.

Il Superbonus 110% è stato appena prorogato per altri due anno, ovvero fino al 2023. Tuttavia, nel 2024 l’aliquota prevista dall’incentivo scenderà al 70%, mentre nel 2025 ammonterà solo al 65%. Si tratta quindi di un aiuto da parte dello Stato, che vuole incentivare interventi di adeguamento energetico delle abitazioni.

In particolare, le agevolazioni sono pensate per chi ha intenzione di installare cappotti termici, intervenire sulle parti strutturali e adeguare gli impianti di riscaldamento. Tutti questi sono elementi che mirano al miglioramento energetico dell’abitazione.

Ma le frodi sono dietro l’angolo e già in numerosi casi si sono potute registrare truffe da parte di alcune società. In questo senso vanno le ipotesi del governo che mirano a limitare la cessione del credito ad una volta soltanto. 

Secondo le associazioni di categoria, “la modifica alle misure in corso, con il limite alla cessione dei crediti, rischia di bloccare le imprese e le famiglie più bisognose”. Secondo l’Ance, “i continui cambiamenti scoraggiano il mercato e le imprese più serie”.