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Fisco

Bonus, perché ora il Governo può chiederti indietro 100 euro

Published by
Chiara Feleppa

Il bonus, in alcuni casi particolari e al decadere di determinati requisiti specifici, deve essere restituito al mittente 

Il bonus Irpef di 100 euro, ex bonus Renzi, deve essere restituito in alcuni casi specifici. Infatti, superata una certa soglia reddituale, il lavoratore dipendente deve restituire gli importi ricevuti. Il bonus Renzi, ora bonus Irpef, è stato sostituito con il D.L. 3/2020 che lo ha sostituito prevedendo un nuovo bonus Irpef definito tecnicamente un trattamento integrativo. Il nuovo bonus è riconosciuto in busta paga ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. I soggetti non devono rientrare nella “no tax area”: pertanto, l’imposta lorda dovuta determinata su detti redditi deve essere di ammontare superiore alle detrazioni da lavoro spettanti.

Con il Decreto rilancio, a seguito dell’emergenza economico-sanitaria, per l’anno 2020, il bonus è stato ammesso anche laddove l’imposta lorda dovuta sui solo redditi da lavoro dipendente ( o su reddito ad essi assimilati) era inferiore alle detrazioni da lavoro dipendente spettanti al lavoratore. L’ex bonus Renzi è stato prorogato per il 2022 ma con alcune importanti novità. Il bonus si inserisce sullo sfondo dell’aumento delle buste paga dei lavoratori che, dal 1° gennaio 2022 per effetto della riforma delle aliquote IRPEF 2022, sono cambiate. Pertanto, ad avere più peso saranno le detrazioni fiscali.

Con la Legge di Bilancio 2022, infatti, sono arrivate importanti modifiche. La nuova riforma fiscale ha portato novità soprattutto nel sistema delle detrazioni IRPEF, con le aliquote che da 5 passano a 4. Questo ha effetto sulle buste paga del 2022. Di conseguenza l’ex Bonus Renzi continuerà ad essere riconosciuto ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro e, a specifiche condizioni, resterà anche nelle buste paga dei titolari di reddito annuo non superiore a 28.000 euro. Il trattamento integrativo erogato per i dipendenti del settore pubblico e del settore privato, infatti, è oggi riconosciuto a chi ha un reddito annuo compreso fino ai 15 mila euro. In forma ridotta, continuerà ad essere erogato anche per i redditi fino a 28 mila euro, solo se il totale delle altre detrazioni supera l’imposta lorda dovuta.

Il meccanismo della restituzione

Anche per il 2022, l’ex bonus sarà erogato sotto forma di credito di imposta. Pertanto, scatta il meccanismo della restituzione per chi lo ha percepito pur non avendone i requisiti che sono cambiati. Fino al 30 giugno 2020, il bonus Renzi di 80 euro al mese è stato riconosciuto per i redditi annui superiori agli 8.174 euro fino al limite di 24.600 euro. Dai 24.600 euro fino ai 26.600 euro di reddito annuo, il bonus veniva riconosciuto con un importo ridotto. L’importo del bonus viene calcolato sul totale del reddito percepito dal lavoratore durante l’anno, che si basa sul modello 730. Pertanto, dovrà restituire totalmente il bonus Irpef da 100 euro al mese chi ha un reddito al di sotto della soglia di 8.174 euro di reddito annuo e al di sopra della soglia di 40 mila euro. La restituzione sarà parziale per le fasce tra i 28 mila euro e i 40 mila euro, che prevedono l’erogazione dell’ex bonus Renzi in forma ridotta da 100 a 80 euro.

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