Soldi a fondo perduto per chi si sposa, il Governo ha detto sì

Il Bonus Matrimonio, già attivo con il Dl Sostegni Bis, è stato rinnovato. Un recente Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico ha dato via libera il nuovo bonus Matrimonio 2022.

Sembrava che con il passaggio al nuovo anno si fosse persa completamente ogni traccia del bonus matrimonio. Eppure, con un recente Decreto legge, il Ministero dello Sviluppo Economico, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha reso noto che il bonus verrà rifinanziato. Si tratta di un bonus nato per permettere la sopravvivenza di molte imprese legate alle feste di matrimonio. Aziende di wedding planning, catering, hotel e ristoranti; tutte attività economiche che a causa dei divieti di assembramento dovuti alla pandemia, hanno perso gran parte del loro giro d’affari, ed erano bisognosi di una spinta per ripartire.

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Il bonus matrimonio 2022 è in tutto e per tutto invariato rispetto al 2021. Consiste in una riduzione delle spese connesse e documentante alle nozze nel 2022 e nel 2023. Detrazione che sarà pari al 25% della spesa per il matrimonio, con un massimale di 25.000 euro. Il bonus è esteso a ogni matrimonio civile, concordatario o unione civile e può essere sfruttato da lavoratori o disoccupati che riescano a dimostrare di aver lavorato per almeno 15 giorni alle dipendenze di aziende industriali, artigiane o cooperative nei 90 giorni precedenti al matrimonio. Le spese di nozze ammesse alla copertura del bonus sono, ad esempio, il servizio di wedding planning, il catering o l’affitto di locali o dell’abito da sposa.

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Gli operatori del settore wedding hanno a disposizione un contributo a fondo perduto disponibile sia per le imprese del settore wedding propriamente detto, che per le imprese di ristorazione, individuate tramite codice Ateco, che hanno registrato un calo del fatturato nel 2020 rispetto al 2019 a causa della pandemia. Per queste imprese il contributo sarà pari al 30% della differenza dei ricavi annui tra il 2019 e il 2020. Discorso diverso per le imprese costituite nel 2019 o 2020, nel loro caso il contributo a fondo perduto avrà un importo fisso di 5.000 euro. La domanda per il contributo a fondo perduto deve essere presentata con autocertificazione all’Agenzia delle Entrate che provvederà a verificare le istanze presentate.

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