Pensioni, per febbraio c’è una cattiva notizia

Così come è stato per gennaio, anche a febbraio le pensioni non sfrutteranno a pieno l’aumento della rivalutazione 2022. L’errore di comunicazione tra MEF e INPS ha causato questo disguido che verrà risolto solo a marzo.

L’inizio del 2022 avrebbe dovuto vedere un aumento, seppur leggero, di tutte le pensioni italiane per un importo aggiorato del 1,7%. Questo perché, grazie al meccanismo di perequazione e dopo lo stop del meccanismo stesso del 2021 causa difficoltà derivanti dalla pandemia, le pensioni sono state rivalutate in aumento in tutti i casi, portando a degli aumenti di cui tutti quanti sono contenti. Tuttavia questo aumento, previsto subito per gennaio, partirà invece dal mese successivo per un errore di comunicazione dell’INPS con altre istituzioni pubbliche, in particolare con il Ministero di Economia e Finanze. Qual’è il problema con le pensioni di gennaio e febbraio? Il problema è che l’aumento sarà di 1,6% e non di 1,7% come precedentemente comunicato.

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Perché questa svista? Secondo l’INPS si è trattato di un problema di tempistiche e di comunicazioni. Pare, infatti, che il calcolo delle pensioni per il gennaio e febbraio 2022 si sia basato su un primo annuncio del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla base di un primo calcolo fatto a ottobre 2021 in cui il tasso di rivalutazione era stabilito a 1,6% dell’importo della pensione, non tenendo conto, invece, in un annuncio più recente del MEF, che invece aveva stabilito il tasso di rivalutazione a 1,7%, così come confermato ulteriormente dal presidente dell’INPS Pasquale Tridico. Si è trattato di un errore di comunicazione e tempistiche per cui i ricalcoli delle pensioni di gennaio e febbraio sono stati fatti prima dell’annuncio di un aumento ulteriore da parte del MEF.

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Quindi cosa succede? Considerando che gli annunci parlavano di un aumento del 1,7%, l’aumento attuale al 1,6% non rimarrà in eterno. Per le prime due mensilità del 2022 il danno è ormai fatto e, considerando il periodo di festa e gli anticipi sull’erogazione della pensione, non riuscirà ad essere risolto a breve. Comunque il problema verrà risolto, e dopo un gennaio e un febbraio con pensioni leggermente più basse, marzo comincerà a vedere il vero ricalcolo delle pensioni e la situazione tornerà quella che dovrebbe essere.

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