Cambiano le regole del reddito di cittadinanza. Questo, accostato all’obbligo vaccinale, rischia di far perdere a 100.000 persone il sussidio. Occorre stare attenti a partire dal 1 febbraio.
L’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori over 50 e il reddito di cittadinanza potrebbero sembrare non entrarci niente l’uno con l’altro. Eppure proprio per questa combinazione di fattori, 100.000 beneficiari del sussidio rischiano di perderlo presto. Questo perché, come specificato dalle nuove regole del reddito di cittadinanza inserite con la Legge di Bilancio 2022, i beneficiari dovranno recarsi ogni mese presso un centro per l’impiego e cercare lavoro, pena la revoca del sussidio. Questo diventa complesso per quei beneficiari del reddito di cittadinanza non vaccinati che devono recarsi a un centro per l’impiego, dove è necessario un green pass “light”, ovvero quello ottenibile anche tramite tampone, per poter accedere ai locali della pubblica amministrazione.
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Insomma: se non sei vaccinato e/o non ti vuoi fare un tempone per andare al centro per l’impiego una volta al mese non puoi entrare nei centri per l’impiego, se non ti rechi in un centro per l’impiego per cercare lavoro una volta al mese ti viene revocato il reddito di cittadinanza. Ecco che adesso per poter mantenere in tranquillità il reddito di cittadinanza nel 2022 occorre essere vaccinati. Secondo un’analisi sul numero di vaccinazioni è stato calcolato che circa 100.000 persone potrebbero vedersi tolto il reddito di cittadinanza per questo motivo. Si tratta di un numero ipotizzato pensando che il numero dei beneficiari ancora non vaccinati sia pari a circa il 10% degli 1,3 milioni di nulclei familiari totali beneficiari del reddito di cittadinanza, il 30% dei quali risulta occupabile e quindi obbligato a presentarsi ai centri per l’impiego.
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Sul nuovo DPCM sono però previste delle eccezioni per chi non avrà l’obbligo di esibire il super green pass, tra cui l’accesso ad alcuni servizi e attività commerciali: per esempio non sarà necessario esibirlo per andare in farmacia o al supermercato, oppure quando ci si reca all’ambulatorio del proprio medico curante o in ospedale. Il green pass non sarà necessario neanche nel caso in cui si voglia sporgere una denuncia in questura.