Investire in un buono fruttifero postale può rappresentare un grande vantaggio per i risparmiatori. Ecco come funziona
Se fare un investimento è una cosa che hai sempre desiderato potresti iniziare acquistando dei buoni fruttiferi postali. Questi, infatti, potrebbero rappresentare un valido investimento che, in futuro, può rivelarsi vantaggioso per le tue tasche.
In un articolo sul quotidiano economico “Investire Oggi”, un utente chiede informazioni sul calcolo degli interessi sul suo Buono fruttifero. Si tratta di un buono da 100.000 lire, “acquistato” nel 1992, in scadenza al 1/02/2022.
Secondo gli storici presenti sul sito di Poste Italiane, il tasso di interesse che si applica in questo caso è del 12%. Questo perché il buono è “fruttato” tra i 21 e i 30 anni. Gli scaglioni dei tassi di interesse a cui si fa riferimento, infatti, sono cinque:
- 8% da 1 a 5 anni;
- 9% da 6 a 10 anni;
- 10,5% da 11 a 15 anni;
- 12% da 16 a 20 anni;
- 12% da 21 a 30 anni.
Per i primi 20 anni, gli interessi vengono calcolati con la capitalizzazione composta su base annuale. Questo vuol dire che gli interessi maturano in altrettanti interessi. Dal ventesimo anno in poi, il calcolo avviene con capitalizzazione semplice. Ciò significa che con gli interessi al 12% in anni, l’importo aumenterà di 2,2 volte.
Facendo quini un rapido calcolo, i 51,65€ in buoni fruttiferi del lettore (convertiti dalle originali 1000 lire investite) saranno maturati in 754,83€.
Buono Fruttifero postale, ecco come funziona
I buoni fruttiferi postali sono veri e propri investimenti finanziari, circoscritti nella nostra nazione. Rappresentano ciò che comunemente viene chiamato “risparmio postale” e possono essere sia cartacei che dematerializzati.
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Sono buoni emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, una società controllata dallo Stato Italiano, il quale ne è il garante. Ogni buono fruttifero postale è collocato, in esclusiva, da Poste Italiane, azienda che si occupa di servizi postali nella nostra nazione.
Tra i vantaggi del buono fruttifero vi sono il fatto che non hanno spese di rimborso, collocamento e gestione. Inoltre, è prevista la possibilità di richiedere in ogni momento il rimborso della cifra investita. Infine, per i buoni fruttiferi è prevista una tassazione agevolata al 12,50%.
Vi sono diverse tipologie di investimento rappresentate dai buoni fruttiferi, tra questi:
- Buono 3×2: è uno strumento che permette di fare un investimento fino a 6 anni. Il vantaggio consiste nel fatto che sono previsti rendimenti fissi crescenti. Inoltre, vi è la possibilità di rimborsarlo dopo 3 anni;
- Buono 3×4: a differenza del buono fruttifero postale “3×2”, permette di fare un investimento fino a 12 anni. È previsto il riscatto a 3, 6 e 9 anni, con il riconoscimento degli interessi maturati;
- Buono ordinario: Il buono ordinario è quello più utilizzato. Questo permette di fare un investimento fino a 20 anni. Anche in questo caso è previsto il rimborso in ogni momento, mentre gli interessi sono riconosciuti dopo un anno dalla sottoscrizione. Successivamente saranno riconosciuti ogni bimestre.
È possibile conoscere in tempo reale il valore di un buono fruttifero postale su cui, ad esempio, si è investito. Basta accedere al sito di Poste Italiane e usufruire dello strumento di calcolo fornito, utile al calcolo del valore del buono fruttifero postale.
Indicata la sezione di interesse, dovrai inserire le informazioni relative a: data sottoscrizione buono; data rimborso; tipologia; importo. Se sei già registrato sul sito delle Poste Italiane potrai vedere in tempo reale il valore del buono fruttifero desiderato.
Anche Cassa Depositi e Prestiti mette a disposizione uno strumento valido per conoscere il valore di un buono fruttifero. Dovrai accedere al sito di Cassa Depositi e Prestiti e alla pagina del calcolatore messo a disposizione.
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Se volete conoscere i rendimenti dei buoni fruttiferi postali ordinari, la cui durata massima è di 20 anni, è bene tenere presente che il loro rendimento è di:
0.05% in 5 anni;
0.20% in 10 anni;
0.35% in 15 anni;
0.90% in 20 anni.