Il tema delle pensioni è sempre caldo in questo periodo. Nonostante la riforma e gli interventi ci sono ancora cosa che non vanno e per la pensione regolare a 64 anni occorre avere un certo stipendio.
Un tema particolarmente caldo in questo periodo di grandi cambiamenti è quello delle pensioni, non soltanto presenti, ma anche future. Per i lavoratori di oggi la domanda non è più tanto a che età sarà possibile andare in pensione, ma quanto è necessario versare come contributi e per quanto tempo per potersi permettere un importo sufficiente per campare una volta finito di lavorare. Se è vero che l’età minima per andare in pensione di vecchiaia (non contando le pensioni anticipate) nel nostro paese è di 64 anni, quanto bisogna effettivamente guadagnare per andare in pesione a quell’età?
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Per calcolare quanto si deve guadagnare per il giusto ammontare di pensione occorre essere in possesso di alcuni dati:
- Base imponibili annua, corrispondente alla retribuzione annua per i lavoratori dipendenti, o al reddito annuo per i lavoratori autonomi iscritti alle rispettive gestioni previdenziali;
- Totale dei contributi, corrispondenti al 33% della retribuzione annua per un lavoratore dipendenti, al 24% del reddito annuo per un lavoratore autonomo, o dal 24% al 33% del reddito annuo per gli iscritti alla gestione separata INPS.
Con questi dati si otteniene il montante contributivo che andrà rivalutato con il coefficiente basato sul PIL di ciascun anno in cui sono pervenuti versamenti. In questo modo si ottenie la rendita pensionistica mensile applicando il metodo contributivo. I passaggi sono due:
- Moltiplicare il montante contributivo complessivo per il coefficiente di trasformazione legato all’età anagrafica di uscita;
- Dividere questo importo per 13 mensilità.
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Supponendo che il traguardo sia andare in pensione a 64 anni, possiamo utilizzare questi calcoli per avere un’idea di quanto serve guadagnare e per quanto tempo per poterlo raggiungere. Stando a quanto detto sopra, se un lavoratore va in pansione a 64 anni con 20 anni di contributi alle spalle in cui ha guadagnato 2.700 euro al mese, supponendo una rivalutazione annua del 2%, questi avrebbe un assegno pensionistico pari a 1.338 euro per 13 mensilità.