Affittare casa ha dei costi nascosti e i ricavati degli affitti, per effetto del pagamento delle tasse, si riducono di qualche centinaia di euro.
Mettere in affitto la propria casa in cui non si risiede può essere un’ottima soluzione per chi vuole guadagnare qualcosina dai propri possedimenti. Attenzione, però, perché affittare ha dei costi nascosti e i ricavati degli affitti, per effetto del pagamento delle tasse, si riducono di qualche centinaia di euro. Infatti, dall’importo del canone mensile di affitto bisogna sottrarre le tasse, che variano in base alla condizione economica e lavorativa del proprietario. Sulle case in affitto si pagano già diverse tasse, che vanno sottratte dall’importo complessivo del canone di locazione che si percepisce. In conto c’è l’Imu, la tassa sul possesso di seconde case che si paga per due rate annue, a giugno e a dicembre. Va poi considerata l’Irpef, calcolata in base al reddito. Vanno poi aggiunte al calcolo le addizionali, tassa comunale e regionale, che variano in base alla aliquota deliberata del Comune o dalla Regione in cui il contribuente ha il domicilio fiscale.
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E’ possibile ricorrere anche alla cedolare secca, regime fiscale agevolato che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva di Irpef e relative addizionali comunali e regionali, che va calcolata applicando al 100% del canone percepito le seguenti aliquote 21% e 10% per i contratti a canone concordato stipulati in specifici comuni di Milano, Roma, Torino, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Venezia, comuni confinanti con gli stessi e gli altri Comuni capoluogo di provincia. Come fa notare Business online, a queste cifre si devono aggiungere la registrazione del contratto di affitto, che comprende il pagamento dell’imposta di registro, pari al 2% del canone annuo, moltiplicato per le annualità previste e l’imposta di bollo pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto.
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Prendendo l’esempio di un immobile ad uso abitativo locato a 500 al mese, il canone annuale di affitto percepito è di 6mila euro. Togliendo tutte le spese dovute, il guadagno netto sarà di circa 4.900 euro annui.
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