Tra le numerose domande inoltrate all’Inps per avere delucidazioni sull’assegno unico e universale, anche quelle su tempi e scadenze
Sono ben 200.426 le domande arrivate all’Inps per ricevere l’ Assegno unico e universale, per un totale di 319.847 figli. Diverse le richieste di spiegazioni pervenute all’Inps da quando la procedura per fare richiesta del sussidio è stata attivata. Tra queste, molti cittadini hanno chiesto spiegazioni su tempi e scadenze. La domanda per l’Assegno unico e universale è annuale, comprendendo le mensilità che vanno da marzo a febbraio dell’anno successivo. La domanda può essere presentata a partire dal 1° gennaio 2022 da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale a prescindere dalla convivenza con il figlio. In alternativa, può essere presentata anche mediante tutore del figlio ovvero del genitore, nell’interesse esclusivo del tutelato. Al compimento della maggiore età, i figli possono presentare la domanda in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di Assegno loro spettante.
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Per le domande presentate a gennaio e febbraio, l’Assegno sarà corrisposto a partire dal mese di marzo 2022, e i relativi pagamenti saranno effettuati dal 15 al 21 marzo 2022. Dal momento della domanda l’INPS ha comunque tempo 60 giorni per effettuare le dovute verifiche ma, di norma, i pagamenti non dovrebbero subire slittamenti per chi ne ha fatto richiesta nei primi mesi dell’anno. Per le domande presentate dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, l’Assegno unico e universale spetta con tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo 2022. Per le domande presentate dopo il 30 giugno, l’Assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione ed è determinato sulla base dell’ ISEE al momento della domanda. Se l’ISEE viene presentato entro il 30 giugno, la prestazione verrà conguagliata: spetteranno tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo se l’ISEE risulterà inferiore alla soglia dei 40.000,00€.
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La domanda può essere presentata:
Si tratta di un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni, al ricorrere di determinate condizioni, e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare che deve essere documentata sulla base di un’ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli. “L’Assegno è definito unico proprio perché finalizzato alla semplificazione e al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità”, scrive l’Inps. E’ anche universale, in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.
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