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Assegno unico, cosa deve fare l’azienda per rispettare i tuoi diritti

Published by
Gianluca Merla

Arriva l’assegno unico. Ecco cosa deve fare la tua azienda per rispettare i tuoi diritti e cosa succede alla tua busta paga

Da marzo 2022 arriva il tanto atteso assegno unico e per i dipendenti non ci saranno più alcune voci nella loro busta paga. Ecco cosa deve fare quindi l’azienda per rispettare i tuoi diritti e informare i dipendenti di questi repentini cambiamenti.

L’azienda, sotto indicazione dell’Agenzia delle Entrate, dovrà fornire un’adeguata informativa ai suoi dipendenti riguardo ciò che accadrà a marzo. Ecco quindi cosa dovranno fare le aziende e come cambia la busta paga. 

Assegno unico a marzo 2022: ecco cosa deve fare l’azienda

L’assegno unico è una soluzione prevista dallo stato che prevede alcune modifiche. In particolare, il bonus andrà a sostituire alcuni benefici fiscali che, ad oggi, sono riconosciuti dai datori di lavoro direttamente in busta paga.

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I benefici sostituti dall’assegno unico sono: 

  • Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • Assegni familiari ai nuclei con figli e orfani;
  • Detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni

Saranno quindi queste le tre voci che non compariranno più sulle buste paga dei dipendenti e, quindi, sostituite dall’importo dell’assegno unico. L’importo sarà versato direttamente dall’INPS, mediante un accredito diretto sul conto corrente.

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L’Agenzia delle Entrate ha dato indicazione alle aziende di fornire un’idonea informativa a tutti i dipendenti. In particolare, l’azienda dovrà informare i propri lavoratori specificando che:

  • Per percepire l’assegno unico da marzo 2022, è necessario che gli aventi diritto inviino domanda all’INPS.
  • Le domande presentate a partire dal 1° gennaio al 30 giugno,  vedranno decorrere l’assegno dalla mensilità di marzo;
  • L’assegno decorre dal mese successivo a quello di presentazione, per quelle domande dal 1° luglio in poi;
  • Si potrà fare richiesta dell’ISEE aggiornato, che dovrà essere allegato alla domanda per l’assegno, il quale verrà commisurato al reddito.
  • Le domande con ISEE già presentato, la misura della prestazione è determinata sulla base dell’indicatore;
  • Se l’ISEE viene presentato entro il 30 giugno, la prestazione verrà conguagliata sulla base dell’ISEE presentato successivamente entro tale data;
  • Nei casi in cui viene presentata una domanda senza ISEE, l’importo dell’assegno unico sarà pari alla misura minima prevista.

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