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Economia

Assegno unico, tutti i soldi che non avrai più

Published by
Chiara Feleppa

L’assegno unico entrerà in vigore a partire da marzo 2022 ed andrà a sostituire diversi bonus erogati alle famiglie

Entrerà in vigore , effettivamente, da marzo l’assegno unico. Il sussidio andrà a sostituire una serie di prestazioni e bonus erogati nel corso del tempo alle famiglie. A sparire è il bonus mamma domani, un assegno da 800 euro a disposizione delle future madri come aiuto nel mantenimento dei figli. Il bonus è rimasto valido fino al 31 dicembre 2021 e poteva essere richiesto, inoltrando domanda all’Inps, quando la futura madre si trovava all’ottavo mese di gravidanza, al momento della nascita, adozione o affidamento preadottivo del figlio. L’assegno spettava alle famiglie con un figlio a carico di età inferiore ai 21 anni e aveva un valore massimo di 250 euro. Sparisce anche il bonus bebè, anche detto assegno di natalità, contributo economico che lo Stato offre alle famiglie che hanno o adottano un figlio. Chi maturerà il diritto all’assegno di natalità entro il 31 gennaio 2022 continuerà a percepirlo fino alla data di scadenza della prestazione nel 2022.Vengono meno anche gli Anf e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni.

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Rimarrà invece in vigore il bonus asilo nido, che poteva essere richiesto fino al 31 dicembre 2021. Il bonus da diritto al rimborso di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, oltre che alle spese per l’assistenza presso la propria abitazione di bambini al di sotto dei 3 anni, affetti da gravi patologie croniche. L’agevolazione viene riconosciuta fino ad un importo massimo di 3.000 euro, sulla base del valore delll’ISEE. Diversamente dalle altre, la misura è stata accorpata nell’assegno unico.

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Restano, invece, le detrazioni per figli a carico di età superiore a 21 anni, le detrazioni per coniuge a carico ed altri familiari a carico. L’assegno, inoltre, è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni, Province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali. L’Assegno è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. Per i percettori del Reddito di Cittadinanza, specifica il sito dell’Inps, “l’importo dell’Assegno è erogato, con le stesse modalità di erogazione del RdC, mediante accredito sulla carta RdC di cui gli stessi sono in possesso”. Per la determinazione del reddito familiare l’Assegno unico non si computa nei trattamenti assistenziali. L’Assegno unico e universale non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF .

 

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