A partire dal 2 gennaio sono cominciati in alcune regioni i saldi invernali. I saldi però non sono selvaggi, i negozianti dovranno sottostare ad alcune regole fisse per tutti.
Il 2 gennaio sono partiti i saldi invernali in Sicilia e Basilicata, mentre le altre regioni faranno partire il periodo più atteso dai consumatori nei prossimi giorni. I saldi invernali post feste di Natale saranno un ottimo modo per rifare molti guardaroba risparmiando qualche euro dopo le spese delle feste natalizie e la prospettiva non proprio rosea della spese che dovremo sostenere nel corso del 2022. Come ogni anno, esiste un calendario ufficiale delle aperture dalla stagione dei saldi regione per regione, così come le molteplici regole che i commerciando dovranno seguire in questo periodo.
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Il calendario di aperture dei saldi prevede:
- Molise: 5 gennaio – 1 marzo;
- Basilicato: 2 gennaio – 2 marzo;
- Abruzzo: 5 gennaio – 1 marzo;
- Calabria: 5 gennaio – 6 marzo;
- Sardegna: 5 gennaio – 1 marzo;
- Sicilia: 2 gennaio – 15 marzo;
- Piemonte: 5 gennaio – 2 marzo;
- Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio – 31 marzo;
- Lombardia: 5 gennaio – 5 marzo;
- Umbria: 5 gennaio – 1 marzo;
- Campania: 5 gennaio – 1 marzo;
- Lazio: 5 gennaio – 16 febbraio;
- Marche: 5 gennaio – 1 marzo;
- Liguria: 5 gennaio – 18 febbraio;
- Emilia Romagna: 5 gennaio – 1 marzo;
- Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio;
- Toscana: 5 gennaio – 1 marzo;
- Veneto: 5 gennaio – 28 febbraio;
- Valle d’Aosta: 3 gennaio – 1 marzo;
- Provincia autonoma di Trento: Per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi;
- Bolzano, Oltragine e Bassa Tesina, Merano e Burgraviato, Valle Isarco e Alta Valle Isarco, Val Pusteria e Val Venosta: 8 gennaio – 5 febbraio;
- Comuni turistici di Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, Santa Cristina, Selva Gardena, Marebbe, San Marino di Badia, La Valle, Badia, Corvara, Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta: 5 marzo – 2 aprile.
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I saldi invernali saranno poi caratterizzati da alcune direttive data da Confcommercio all’indirizzo dei commercianti. Questi ultimi saranno obbligati a seguire le direttive durante l’intero periodo dei saldi. Tali direttive sono;
- Obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale di sconto o del ribasso (rimane facoltativa, invece, l’indicazione del prezzo di vendida conseguente allo sconto);
- Obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati, sia nelle comunicazioni pubblicitarie, sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita;
- I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzi normali (se ciò non fosse possibile devono essere esposti cartelli che forniscano al consumatore informazioni inequivocabuli e non ingannevoli);
- Se il prodotto a sconto risulta difettoso, il consumatore ha diritto a richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino.