In possesso di determinati requisiti e in alcuni casi specifici, è possibile non pagare il Canone Rai. Ecco quali
Nulla cambia, per questo anno, per le esenzioni sul Canone Rai. Infatti, qualsiasi contribuente in possesso di determinati requisiti può presentare una dichiarazione sostitutiva per evitare l’addebito del canone nella fattura elettrica, comunicando di aver diritto all’esenzione dal pagamento del canone. Come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, “i titolari di un’utenza elettrica per uso domestico residenziale per evitare l’addebito del canone TV in bolletta, possono dichiarare che in nessuna delle abitazioni dove è attivata l’utenza elettrica a loro intestata è presente un apparecchio tv sia proprio che di un componente della loro famiglia anagrafica, presentando la dichiarazione sostitutiva con l’apposito modello”. Per il 2022, i soggetti che hanno diritto all’esenzione devono necessariamente ripresentare l’apposita domanda.
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Il modello di dichiarazione sostitutiva deve essere presentato direttamente dal contribuente tramite l’applicazione web disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, è possibile inviarlo tramite raccomandata senza busta, all’indirizzo: “Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino”. La dichiarazione deve essere presentata entro il 31 gennaio per ricevere l’esonero dall’obbligo del pagamento per l’intero anno. Se la dichiarazione di esenzione viene invece inviata tra il 1° febbraio e il 30 giugno, si è esonerati soltanto dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno.
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Possono farne richiesta di esenzione gli anziani con redditi bassi, ovvero coloro che hanno compiuto i 75 anni di età in caso di reddito non superiore a 8.000 euro. Sono anche esonerato gli invalidi civili degenti in un casa di riposo; militari delle Forze Armate Italiane: ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate; militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato; agenti diplomatici e consolari.
Per chi non paga il canone rai, sono previste sanzioni economiche abbastanza alte. Dopo i dovuti accertamenti della Guardia di Finanza, i contribuenti che non hanno versato il canone possono incorrere in sanzioni fino a 6 volte l’importo dell’imposta tanto da arrivare a pagare 540 euro, più arretrati ed interessi. La pena prevista dal codice penale per il reato di falso ideologico commesso dal privato è pari a due anni. La sanzione economica va dai duecento ai seicento euro, oltre all’obbligo di pagare tutti gli arretrati maggiorati degli interessi.
E’ l’Agenzia delle entrate ad avere il compito di verificare chi evade il pagamento per poi procedere successivamente alla riscossione dell’importo mancante. L’agenzia delle entrate ha il compito di chiedere i debiti del Canone Rai al massimo entro dieci anni, incrociando i dati disponibili presenti nelle banche e le utenze intestate degli gli evasori per confermare chi ha dichiarato il falso. I controlli possono avvenire a campione o nel caso in cui sorgano dei dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive. L’accesso della Guardia di Finanza nelle abitazioni private può avvenire solo in determinate condizioni di garanzia del contribuente e solo se è presente un’autorizzazione del procuratore della Repubblica.
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