A gennaio e febbraio molte famiglie italiane perderanno dei soldi. Ma non c’è da preoccuparsi, potranno essere recuperati dall’Inps a partire da marzo.
Dal primo gennaio le famiglie potranno fare domanda per l’assegno unico. Lo comunica l’Inps. La misura sostituirà quanto è stato in vigore finora, cioè il premio alla nascita o all’adozione (bonus mamma), altre tipologie di assegni familiari e l’assegno di natalità tramite il bonus bebè.
L’assegno unico riguarda tutte le categorie di lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati), autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati. Sarà erogato a partire da marzo. Tuttavia, spiega l’Inps, “per tutte le domande di assegno unico e universale che saranno presentate entro il 30 giugno, è previsto il riconoscimento delle mensilità arretrate spettanti a decorrere da marzo, primo mese di erogazione della prestazione”.
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A chi è rivolto l’Assegno unico e come fare domanda all’Inps
In Italia sono circa 7 milioni le famiglie potenziali destinatarie dell’Assegno unico. L’assegno è destinato alle famiglie con figli a carico e viene attribuito a partire del settimo mese di gravidanza e fino al ventunesimo anno di età del figlio. In tutto si parla di 10 milioni di figli minorenni che fanno parte di questi nuclei in difficoltà e circa 1,4 milioni tra i 18 e i 21 anni e che quindi hanno diritto anche al Reddito di cittadinanza.
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La domanda per richiedere il sostegno deve essere fatta a partire da gennaio 2022 e i soldi cominceranno ad arrivare da marzo. L’importo varia in base all’Isee della famiglia e all’età dei figli a carico. I nuclei con un guadagno annuo sotto i 15mila euro percepiranno il massimo mentre quelle al di sopra dei 40mila il minimo. Andando a vedere il reddito di queste famiglie, in media è di circa 1570 euro al mese. Nel caso di famiglie con reddito più alto e pochi figli, il guadagno con l’Assegno unico sarà di 215 euro mensili, mentre le famiglie numerose con basso reddito avranno guadagni fino a 1030 euro al mese.