Conto corrente in rosso, nuove regole in arrivo

Con il 2022 arrivano nuove regole per il conto corrente in rosso. Ecco a cosa devi stare attento e cosa rischi se hai debiti con la banca

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Con l’arrivo del nuovo anno cambiano le regole in gioco per quanto riguarda i correntisti. Le banche, infatti, stanno rinnovando le loro norme che disciplinano i conti correnti. In particolare, sono mutate quelle regole che entrano in vigore in caso di saldo negativo.

Chi possiede un conto corrente in rosso, infatti, rappresenta un vero e proprio rischio per la banca che anticipa (come previsto) i soldi per coprire il buco. Se fino a dicembre 2021 c’erano delle regole ben precise, con l’arrivo del nuovo anno ci sono degli ulteriori cambiamenti. Ecco quali sono.

Conto corrente in rosso, nuove regole in arrivo

Dal momento in cui si possiede un conto corrente in rosso, la banca interviene per coprire i buchi effettuando un vero e proprio prestito. Soldi che dovranno essere poi sostituiti secondo gli interessi maturati nel tempo.

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È quindi fondamentale per il correntista fare in modo di non andare in rosso, gestendo con sapienza il proprio conto. Se il debito non viene estinto in tempo, infatti, il debitore maturerà delle more e, quindi, dovrà pagare più soldi alla banca.

Nel 2022, ci saranno nuove regole per chi ha un conto corrente in rosso. Sarà molto più semplice, infatti, diventare morosi e quindi pagare ancora di più soldi rispetto i soldi prestati. Con il nuovo anno sarà quindi più facile diventare debitori.

Il correntista debitore diventerà moroso dopo 90 giorni dal pagamento di una obbligazione. Passati 3 mesi, infatti, il debito diventerebbe rilevante. La prima soglia limite da non superare è di 100€ per le esposizioni al dettaglio, 500€ invece per le altre esposizioni.

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Il secondo importo stabilito dal regolamento è pari all’1% dell’esposizione complessiva nei confronti di una controparte. Sarà la banca a decidere la quantità dello sconfinamento oltre la somma disponibile sul conto. Si tratta dello scoperto autorizzato, il quale è stipulato nel contratto di conto e in cui sono indicati la durata e i tassi di interesse.

La banca autorizzata al credito revolving, potrà intervenire senza avvertire il cliente non appena il conto risulterà essere in rosso. L’unica condizione sarà quella di rispettare il limite fissato. L’Istituto di credito effettuerà quindi i pagamenti per conto del suo cliente, rimanendo entro la soglia. 

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Nel caso di scoperto abusivo, invece, la banca declina ogni sua responsabilità riguardo i pagamenti scoperti. Il cliente andrà in contro ad una bocciatura di un assegno o di un addebito diretto. 

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