Nel 2022 è previsto un rialzo degli stipendi per la categoria dei soliti privilegiati. Ecco cosa dice la legge di cui si parla pochissimo
Con l’arrivo della Legge di Bilancio 2022, sono attesti con fermento cospicui aumenti di stipendio. Tuttavia, non tutti vedranno l’importo del loro assegno mensile aumentare in maniera importante, anzi, a godere del rialzo degli stipendi sarà la categoria dei soliti privilegiati.
Si tratta dei dirigenti della Pubblica amministrazione che, nel 2022, vedranno un netto rialzo degli stipendi. Il Sole 24 ore parla di “adeguamento di lusso”.
Rialzo degli stipendi per i dirigenti pubblici. Ecco di cosa si tratta
Il rialzo degli stipendi previsto nel 2022 per quei dirigenti della Pubblica amministrazione sarà presto realtà. L’aumento è stato approvato dal Senato e prevede che, dal prossimo anno, i compensi dei dirigenti pubblici non avranno più il tetto limite dei 240 mila euro. Questo vuol dire che potranno subire gli effetti dei rialzi annuali previsti.
LEGGI ANCHE –> CONTANTI, FINO A 50 MILA EURO DI MULTA SE LI USI IN MODO SBAGLIATO. È PER IL BENE DI TUTTI, DICE IL GOVERNO
In attesa dell’approvazione della Legge di Bilancio 2022, prevista entro il 31 dicembre, è ormai certo il rialzo degli stipendi per i vertici della PA. L’articolo 153, comma 4, eliminato per evitare polemiche, è infatti stato reinserito poco prima di Natale (comma 68).
Grazie alla riforma Irpef, infatti, in tantissimi vedranno un adeguamento in busta paga (possibilità non prevista per chi ha un rapporto di lavoro domestico). È prevista, quindi, la ricezione di aumenti e arretrati da parte di coloro che rientrano nella riforma dell’Irpef.
La possibilità di godere degli aumenti senza limite fisso a 240 mila euro è prevista, ovviamente, per chi ha uno stipendio che arriva a quella cifra. Si tratta quindi dei dirigenti della Pubblica amministrazione, dei grandi ministeri e delle magistrature.
Non si parla, quindi, della totalità dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Non sono inclusi, infatti, quei dirigenti di prima fascia che ricevono uno stipendio inferiore al tetto limite fissato di 240 mila euro.
La percentuale del rispettivo aumento verrà decisa dall’Istat, la quale calcolerà gli importi sulla base degli adeguamenti annuali degli stipendi. Entro il 31 dicembre, è prevista la firma sull’accordo per il rinnovo del contratto della Pa.
LEGGI ANCHE –> MILLE EURO DI MULTA SE USI MILLE EURO IN CONTANTI. COSA DEVI RICORDARE DAL 1 GENNAIO
L’accordo prevede un aumento del +3,78%. Questo vuol dire che per i compensi pubblici si tratterà di un rialzo a 249 mila euro. Tuttavia, non parliamo di effetti immediati sugli stipendi. Se gli effetti sulle buste paga dei rinnovi dei dipendenti si vedranno già nel 2022, quelli per i dipendenti pubblici sono previsti per il 2023.