Pensioni più basse a gennaio e febbraio, l’INPS annuncia la beffa

Per le prime due mensilità di gennaio 2022 e di febbraio 2022 gli assegni previdenziali avranno un importo inferiore rispetto a quello comunicato nel cedolino. Ecco perché

E’ stato pubblicato intanto il cedolino della pensione, accessibile tramite servizio online, che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare. Per quanto riguarda gennaio, il pagamento avverrà con valuta 4 gennaio, sia per i pagamenti accreditati presso Poste italiane che per i pagamenti presso gli istituti di credito. Il pagamento presso Poste verrà effettuato dal 27 al 31 dicembre 2021.

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Come sempre, Poste Italiane ha scaglionato le presenze dei pensionati in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione, secondo il seguente calendario:

  • A-C: 27 dicembre
  • D-G: 28 dicembre
  • H-M: 29 dicembre
  • N-R: 30 dicembre
  • S-Z: 31 dicembre

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Cosa cambia 

Per le prime due mensilità di gennaio 2022 e di febbraio 2022 gli assegni previdenziali avranno un importo inferiore rispetto a quello comunicato nel cedolino. A comunicarlo l’Inps, che ha comunicato che, per assicurare un ricalcolo immediato sugli assegni, il calcolo per le prime due mensilità si baserà sulla rivalutazione fissata a ottobre 2021, all’1,6 per cento. Dunque, per vedere gli aumenti effettivi, bisognerà aspettare a marzo 2020, con il relativo conguaglio per le mensilità di gennaio e febbraio.

Come si legge sul sito dell’Inps nella comunicazione di pubblicazione del cedolino, “la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2021 è determinata in misura pari a +1,7 dal 1° gennaio 2022, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo”. L’Istituto, al fine di assicurare il rinnovo delle pensioni in tempo utile per il 2022 e rendere possibile la prima liquidazione delle pensioni con decorrenza gennaio 2022, ha utilizzato l’indice di perequazione disponibile al 15 ottobre 2021, pari all’1,6%. Pertanto, nel corso del primo trimestre del 2022, verrà effettuata l’elaborazione per la corresponsione delle differenze di perequazione , ove spettanti.

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