L’INPS fa un nuovo passo verso la digitalizzazione. Verranno utilizzate nuove tecnologie per evitare le truffe sul reddito di cittadinanza e sulle invalidità civili.
In un mondo altamente digitalizzato e con una lata percentuale di truffe che sfruttano i sistemi antiquati che ancora non riescono a tenere traccia delle proprie operazioni, anche l’INPS ha bisogno di innovare i propri sistemi. Con un nuovo intervento di Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, l’ente ha dichiarato di aver in mente un ammodernamento generale dei suoi sistemi, in particolare per quanto riguarda il controllo delle truffe di alcuni contribuenti che ricevono il reddito di cittadinanza e/o la pensione di invalidità civile senza averne diritto. Questi nuovi sistemi di controllo elettronico si basano sulla tecnologia blockchain.
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Il rinnovamento del sistema dell’INPS verrà finanziato con 200 milioni di euro provenienti da Pnrr, in cui anche il processo di digitalizzazione delle isituzioni e degli enti connessi allo Stato sono stati fatti rientrare. L’obbiettivo del rinnovo è di semplificare e velocizzare tutte le operazioni dell’INPS, rendendo tutto il sistema più dinamico e meno soffetto a tempi morti. A cominciare da gennaio si vedranno i primi esperimenti con questa nuova tecnologia blockchain, con una simulazione fatta sul nuovo assegno unico per i figli. Passi in aventi, sempre secondo le parole di Tridico, sono stati fatti anche per quanto riguarda i controlli del Green Pass. La piattaforma “50+” dovrebbe controllare automaticamente il possesso del green pass per i lavoratori di un’azienda, comunicando direttamente con l’ufficio anagrafe di competenza, un’azienda può sapere immediatamente se un lavoratore sia in possesso o meno della certificazione obbligatoria per poter lavorare.
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Si tratterebbe, secondo Tridico, di un sistema fatto dall’INPS mettendo in comunicazioni varie banche dati in completa tutela della privacy dei cittadini. In generale i nuovi sistemi di controllo dell’INPS si basano sulla comunicazione rapida, quando non immediata, tra le banche dati di vari altri enti. L’ufficio Anagrafe è solo uno di questi, Tridico dice che sono in previsione anche degli accordi con Istat e Inail per la costituzione di un nuovo polo di gestione dei dati e dei server. Il problema di questo nuovo sistema altamente digitalizzato, sottolinea il presidente dell’INPS, sono tutti quei contribuenti che non hanno accesso ai mezzi digitali, per età o per altre ragioni. Per questo motivo sono stati potenziati anche i modelli di servizio capillari sul territorio, in collaborazione con Caritas e Comunità di Sant’Egidio.