Manca l’accordo sulla riformulazione degli emendamenti al Superbonus 110 per cento. Ma la data cruciale resta il 30 giugno
Non c’è ancora l’accordo tra maggioranza e governo sulla proroga del superbonus 110 per le case unifamiliari, ville e villette. La commissione Bilancio del Senato ha iniziato questa notte il voto sugli emendamenti alla manovra per dare via libera al testo entro oggi, così da portarlo in Aula giovedì mattina e sciogliere i nodi prima di Natale. Approvato in prima battuta un pacchetto di misure per le aree colpite dal sisma, ma sul superbonus restano ancora dei nodi da sciogliere. Si punta ad eliminare il tetto Isee di 25mila euro per le villette unifamiliari mentre si vorrebbe lasciare il vincolo del 30% dei lavori effettuati entro il 30 giugno 2022.
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Tuttavia, la proposta è stata accantonata in attesa di ulteriori valutazioni e approfondimenti richiesti. Al centro della questione ci sono il tetto ISEE per le villette, fissato a 25mila euro, e il meccanismo di riduzione dell’agevolazione dopo il 2023. Infatti, il tetto ISEE per le villette a 25.000 euro è stato un requisito fissato fin dalla sua prima approvazione, che aveva creato non pochi malumori da diverse parti. Si ipotizzava di innalzare il tetto a 40.000 euro o di eliminarlo. Invece, la condizione per l’accesso alla detrazione dovrebbe essere la realizzazione del 30 per cento dei lavori entro il 30 giugno 2022. Gli emendamenti dovrebbero invece introdurre l’applicazione del superbonus agli impianti solari fotovoltaici, con un limite massimo di spesa di 48.000 euro.
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Un’altra questione riguarda la riduzione progressiva dell’agevolazione nel periodo immediatamente successivo alla proroga con la maxi detrazione. Per i condomini, infatti, si ipotizzava una riduzione del 70 per cento fino al 31 dicembre 2024 e al 65 per cento fino al 31 dicembre 2025. Ma anche su questo non c’è accordo. L’ultimo punto riguarda il teleriscaldamento, un sistema che riscalda le abitazioni attraverso un sistema di condutture: tuttavia, la sua classificazione energetica, impedirebbe di avere accesso al superbonus 110 per cento.