Le pensioni, nel prossimo anno, vedranno un aumento della cifra. Ma non per gennaio e febbraio
L’Inps ha comunicato che, per assicurare un ricalcolo immediato sugli assegni, il calcolo per le prime due mensilità si baserà sulla rivalutazione fissata a ottobre 2021, all’1,6 per cento. Il Mef, invece, ha fissato la quota all’1,7 per cento. Per questo, per le prime due mensilità di gennaio 2022 e di febbraio 2022 gli assegni previdenziali avranno un importo inferiore rispetto a quello comunicato nel cedolino. Infatti, come sottolinea Pensioniogg.it, diversi pensionati hanno comunicato la differenza tra quanto riportato sul cedolino e quanto ci si aspettava. Per vedere gli aumenti effettivi, bisognerà aspettare a marzo 2020, con il relativo conguaglio per le mensilità di gennaio e febbraio.
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L’aumento si spiega con il fatto che, a partire dal prossimo anno, la perequazione – cioè la rivalutazione automatica dell’assegno pensionistico, che si adegua all’inflazione – sulle pensioni sarà al 100% per tutti gli assegni fino a 4 volte il minimo. Per quelle superiori, aumenti a scalare. Si avrà così una rivalutazione piena al 100% per le persone fino a 4 volte il minimo, al 90% sulla quota di pensione tra quattro e cinque volte il minimo e del 75% sulle pensioni oltre cinque volte la quota minima. Invece, per la fascia con indice di perequazione al 90%, la rivalutazione effettiva sarà dell’1,5% circa, mentre per chi ha una pensione superiore ai 2577,90 euro il coefficiente scenderà all’1,275%.
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A gennaio, ci saranno 6 giornate di appuntamenti per il ritiro della pensione. A seconda della lettera del vostro cognome dovreste recarvi all’ufficio in un giorno diverso per poter ritirare la vostra pensione in tutta tranquillità. Le date da tenere d’occhio sono:
27 dicembre 2021: per tutti i pensionati con cognome dalla lettera A alla B;
28 dicembre 2021: per tutti i pensionati con cognome dalla lettera C alla D;
29 dicembre 2021: per tutti i pensionati con cognome dalla lettera E alla K;
30 dicembre 2021: per tutti i pensionati con cognome dalla lettera L alla O;
31 dicembre 2021: per tutti i pensionati con cognome dalla lettera P alla R;
3 gennaio 2022: per tutti i pensionati con cognome dalla lettera S alla Z.
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