Il nuovo decreto legge 148/2021, o decreto fiscale, si è proposto di alleggerire i cotrollo del Fisco sulle dichiarazioni dei redditi tramite modello 730 precompilato. Non sarà più necessario conservare gli scontrini.
Il decreto fiscale del 2021, post conversione in legge, dispone che, laddove il contribuente modifica i dati di spesa preinseriti in dichiarazione dei redditi, i controlli formali riguarderanno solo i documenti afferenti la modifica apportata. Questo significa che i controlli verranno fatti solo sulle parti modificate, mentre per i dati che non risultano modificati non si effettua nessun controllo formale. Tuttavia rimane ferma, anche sui dati non modificati, la verifica della sussistenza delle condizioni soggettive che danno diritto alle detrazioni, alle deduzioni e alle agevolazioni inserite nel modello 730 precompilato.
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Questo significa che possiamo evitare di conservare ogni scontrino e ogni fattura e ritenerci comunque al sicuro dai controlli? Non esattamente, ed ecco perché. Il decreto fiscale interviene esattamente sui controlli per questo specifico tipo di modello 730. Nello specifico:
- L’esclusione dai controlli formali opera per la parte dei relativi oneri, forniti da soggetti terzi (spese sanitarie, universitarie, ristrutturazione edilizia, assicurazioni, ecc) indicati nella dichiarazione precompilata, che non risultano modificati;
- Con riferimento agli oneri forniti da soggetti terzi che risultano invece modificati rispetto alla dichiaraizione precompilata, l’Agenzia delle Entrate effettua il controllo formale relativamente ai documenti che hanno determinato la modifica.
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Dunque i controlli formali sul 730 precompilato riguarderanno solo i dati modificati e la relativa documentazione a supporto della modifica apportata. Da qui, è lecito chiedersi se i contributenti possono buttare scontrini e fatture sulle spese che non saranno modificate. Purtroppo non è proprio così. Sia se si apportano modifiche al 730 precompilato, sia che non si faccia nessuna modifica, rimane ferma, anche su questi ultimi dati, la verifica della sussistenza delle condizioni soggettive (in capo al contribuente) che hanno diritto alle detrazioni, alle deduzioni e alle agevolazioni. Anche gli ordinari poteri di accertamento del Fisco rimangono invariati. Sicuramente nel breve periodo l’Agenzia delle Entrate chiarirà con precisione quale sarà l’impatto di queste novità sulla vita dei contribuenti.