IMU non pagata, fate attenzione a cosa può fare il Comune

Il 16 dicembre 2021 è scaduto il termine per il versamento. Ecco cosa può fare il Comune nel caso di IMU non pagata

Il termine per il versamento del saldo IMU 2021 è scaduto il 16 dicembre, mentre l’acconto era da versare entro il 16 giugno 2021. Per quelli che non hanno effettuato il pagamento in tempo potrebbero esserci problemi ed è necessario ricorrere ai ripari.

È possibile, infatti, che molti non abbiano pagato entro i termini indicati per la scadenza del versamento. Purtroppo, è un errore che può capitare, ma ci potrebbero essere conseguenze sanzionatorie. Ecco cosa può fare il Comune nel caso di IMU non pagata e come puoi ricorrere ai ripari.

Ecco cosa può fare il Comune nel caso di IMU non pagata

Per quelli che non hanno effettuato il pagamento entro i termini previsti dalla legge, potrebbero esserci problemi sanzionatori. Tuttavia, c’è un modo per riparare. Nel caso di IMU non pagata, infatti, si può ricorrere alla strada del ravvedimento.

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Prima di mostrare come mettersi in regola con i pagamenti, è utile ricordare che l’IMU è una tassa di competenza comunale. Il Comune è, dunque, il competente in materia di controlli e sanzioni in caso di violazioni o mancati pagamenti. Ecco cosa può fare il Comune nel caso di IMU non pagata.

Il Comune, in quanto responsabile di controlli in materia di IMU, può emettere delle sanzioni. Chi non paga l’IMU, può andare in contro a sanzioni per accertamento da parte del Comune di residenza pari al 30%.

Chi ha saltato le scadenze del pagamento IMU, o ha versato un importo inferiore a ciò che doveva, può rimediare al danno in maniera spontanea. La possibilità, infatti, è quella di ricorrere al ravvedimento operoso. Una soluzione pratica che consente di mettersi in regola.

Il ravvedimento operoso, infatti, permette di rimediare senza che il fisco contesti alcuna violazione. Ma vediamo in cosa consiste nello specifico il ravvedimento operoso. Questa procedura prevede il pagamento di tre componenti:

• imposta omessa;
• sanzione ridotta (calcolata sulla base del tempo in cui ci si ravvede);
• interessi al tasso legale annuo riferiti ai giorni di ritardo nel pagamento.

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Per un corretto ravvedimento è necessario quindi pagare tutte e tre le voci di costo appena elencate. In questo modo il contribuente avrà la possibilità di mettersi in regola con i pagamenti e sottrarsi ad un eventuale accertamento da parte del fisco.