Sul nodo delle pensioni anticipate, è ormai chiaro che non siano molte le possibilità applicabili. Per il Governo attuale il mantenimento delle misure di pensionamento anticipato sono troppo costose e difficili da mantenere.
Le misure di pensionamento anticipato sono fatte appositamente per tutti coloro che non vogliono aspettare fino ai 67 anni di età per la pensione di vecchiaia, avendo già maturato abbastanza contributi per potersi ritenere soddisfatti del proprio contributo alla comunità. Per un paese come l’Italia, in cui il ricambio generazionale dei lavoratori è problematico, la pensione anticipata è anche un modo per liberare posti di lavoro che possono essere occupati da nuovi lavoratori più giovani. Nonostante questo, tali misure sono anche molto costose per le casse dello Stato, e per il Governo attuale non è il caso di mantenerle in piedi tutte, specialmente quelle che permettono di andare in pensione prima dei 60 anni. Ci sono pochissime strade che si possono ancora percorrere.
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La prima e più semplice via per uscire dal mondo del lavoro prima dei 60 anni è riservato alle lavoratrici donne. La misura di Opzione Donna è stata prorogata per 12 mesi, quindi almeno tutto il 2022, questo permetterebbe alle lavoratrici di andare in pensione con il requisito anagrafico minimo di 58 anni (59 anni per le lavoratrici autonome), a patto che soddisfino anche il requisito contributivo di 35 anni di contributi versati. Esiste poi la possibilità di pensione anticipata prevista dalla Legge Fornero. Chi riesce a raggiungere 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne) può richiedere la pensione anticipata a prescidere dall’età anagrafica. Quindi anche in questo caso il privilegio è riservato alle donne, visto che con questo metodo una lavoratrice che ha cominciato a lavorare a 18 anni senza mai smettere ha la possibilità di andare in pensione a 59 anni.
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La stessa misura dei 41 anni di contributi è prevista per i lavoratori precoci, ovvero tutti coloro che hanno cominciato a lavorare a 18 anni. Nel loro caso c’è la possiblità di andare in pensione anticipatamente con 41 anni di contributi senza restrizioni di età anagrafica, a patto che il primo contributo sia stato versato prima del 19esimo anno di età. Oltre a queste possibilità esistono anche le pensioni per i militari, che possono andare in penisone anticipata al compimento dei 59 anni e con 35 anni di contributi, oppure con 41 anni di contributi indipendentemene dall’età anagrafica.